Il presidio mondiale del fungo porcino a Giaveno e in Val Sangone

Fungo Giaveno

GIAVENO – Il presidio mondiale del fungo porcino a Giaveno e in Val Sangone.

PRESIDIO MONDIALE DEL FUNGO A GIAVENO IN VAL SANGONE

Rilanciare la proposta di unire le forze di tutti gli attori per fare della Val Sangone e di Giaveno suo capoluogo il Presidio Mondiale del Fungo è l’innesco di un processo. Un “sogno percorribile” che vuole invitare a una reale poliedrica sinergia che determini una riconoscibilità al territorio e far sì che l’identità così conquistata sulla scena globale sia motore economico. Ci si propone di offrire un’occasione a tutto il territorio della Valle, uscendo dalle logiche troppo ripiegate sul particolare, scommettendo sul valore globale di un’autenticità narrata e capace di essere esperienza. Volendola chiudere in una formula sintetica, pur intendendo il Fungo come Regno naturale dall’alto e più ampio significato anche simbolico, la sfida è dare consistenza all’equazione: il fungo può stare a Giaveno e alla Val Sangone come il tartufo sta ad Alba“. Le parole di Enrico Maria Rosso, Rappresentante Onorario della Camera di Commercio Americana in Italia e presidente dell’associazione che si propone l’ambizioso obiettivo di dare a Giaveno e alla Val Sangone una visibilità planetaria partendo dalla più peculiare delle sue tipicità, alla conferenza stampa di ieri presso la Sala Conferenze dell’Ufficio Turistico di Coazze, restituiscono l’ampiezza e la profondità della sfida accolta e lanciata a tutto il territorio, “nella certezza che facendo squadra, unendo le forze, sia assolutamente raggiungibile”.

UN SALTO DI QUALITÀ

Per il manager, infatti, “ci sono tutte le premesse, oltre che contatti già attivati, per dimostrare che indichiamo una strada concreta e davvero in grado di far compiere un salto di qualità”. Già l’incontro coazzese ha segnato un punto: testimonial d’eccezione, oltre che artefice di tutta la dimensione artistica del progetto, sarà il maestro Antonio Nunziante. Artista di fama internazionale, acclamato dalla critica come interprete assoluto della “metafisica moderna”, intervenendo al meeting con i media curato da Echos Group, si è detto disponibile, “oltre a realizzare un’opera dedicata a questo progetto, a coinvolgere colleghi artisti per fare altrettanto, magari arrivando anche a una grande mostra. Rilanciando, inoltre, il racconto del territorio attraverso estemporanee che sottolineino proprio questo legame particolarissimo tra esso e il fungo”.

IL TERRITORIO E IL FUNGO

Un rapporto che, come ha sottolineato Marco Corrini, segretario generale dell’associazione proponente, “anche guardando alla necessaria costruzione di pari dignità per tutti i sei comuni che compongono questa Valle piccola ma di grandi potenzialità, è quella che il linguaggio economico chiama risorsa latente, cioè una realtà non sfruttata perché non individuata in tutte le sue declinazioni. Serve un approccio glocale, spesso predicato ma scarsamente praticato. Molti sono gli esempi di capacità di immersione in potenzialità che abbiamo censito e che proporremo come sprone per fare noi, tutti insieme e senza campanilismi asfissianti, non si tratta che di partire. Siamo certi che non si vorrà perdere un’occasione, considerato anche che la Valle ha avviato dibattiti e azioni che potrebbero essere un ideale brodo di coltura per riuscire a realizzare un propellente verso un autentico sviluppo sostenibile”.

IL RE PORCINO

Le istituzioni, presente il sindaco di Coazze Paolo Allais e l’assessore reanese all’Unione dei Comuni Giuseppe Morra, hanno riconfermato “la disponibilità a non far mancare il nostro accompagnamento e supporto”. I futuri passi e le basi per un condiviso metodo di lavoro saranno indicati, anche annunciando componenti del comitato tecnico-scientifico a supporto, in un convegno presso la Certosa 1515 di Mortera in Avigliana, il 30 ottobre prossimo. Intanto, a conferma dell’approccio di integrazione tra i “valori territoriali”, a concludere la presentazione è stata una degustazione di prodotti locali con al centro il Grissinfungo della Panetteria Calcagno. Il “Re Porcino” si appresta, insomma, a conquistare sempre nuovi spazi di attenzione.

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