SALBERTRAND – Gli allevatori del Piemonte chiedono l’annullamento della presentazione del libro “Osso la lupa” organizzata dal Parco Alpi Cozie prevista per sabato 22 gennaio alle ore 21 a Salbertrand. Il Parco Alpi Cozie ha organizzato e pubblicizzato la presentazione pubblica del libro di Matteo Rubino “Osso la lupa”, ma le associazioni di allevatori hanno inoltrato stamattina alla Regione Piemonte ed al Parco stesso un esposto in cui manifestano la propria contrarietà all’iniziativa.
IL LIBRO
Il libro, dedicato principalmente alle scuole, affronta il tema del ritorno del predatore sotto forma di una piacevole favola nella quale il lupo si destreggia fra gli umani, incontrando anche ostilità e rischi. Il libro è stato promosso anche dal sito di Live Wolfalps dove si è scritto che “È un libro che non può mancare nelle biblioteche per ragazzi e nelle biblioteche delle aree protette e che consigliamo caldamente ai docenti come spunto per lavorare in classe per gruppi di lettura a carattere naturalistico o come lettura per le vacanze.”
L’ESPOSTO
Ma su questa iniziativa stamattina è arrivata la doccia fredda dagli allevatori. Gesine Otten, presidente del Comitato Salvaguardia Allevatori VCO, e Giovanni Dalmasso, presidente Associazione Difesa Alpeggi ADIALPI, hanno inviato un esposto all’Assessore ai Parchi della Regione Piemonte Fabio Carosso, al Presidente F.F. Parchi Alpi Cozie di Salbertrand Remo Tabasso e al Presidente Sindaci Comunità delle aree protette Parchi Alpi Cozie Roberto Pourpour, Sindaco di Salbertrand. Hanno informato che il libro è attualmente oggetto di azioni giudiziarie ed in particolare di querele per diffamazione a mezzo stampa presentate nei confronti del citato autore sia da parte del Comitato allevatori sia da parte di un Consigliere della Regione Piemonte. L’esposto indica come inopportuna la presentazione e ne richiede di fatto l’annullamento.
LA DECISIONE AL PARCO ALPI COZIE
Scrivono gli allevatori che “pur nel rispetto della pluralità di opinioni, i contenuti del libro citato, sono ritenute decisamente denigratorie; nel testo, in più occasioni, il lavoro degli allevatori stessi viene deriso, viene messa in forse la loro professionalità, allevatori anziani vengono definiti “ hobbisti vecchietti “ per screditare la loro opinione circa i danni derivanti dalla presenza della specie lupo nei pascoli, vengono arbitrariamente bollati come incapaci nell’organizzare idonee protezioni degli allevamenti; l’autore se la prende poi con i giornalisti che in materia di lupi non farebbero informazione ma ricerca di scoop a soli fini commerciali ed infine cita in modo sprezzante un consigliere regionale, storpiandone volutamente il nome, per punirlo del fatto che si era espresso sulla necessità di una gestione seria della specie per limitare i danni al settore della zootecnia”. Ora la palla passerà a Regione Piemonte e soprattutto al Parco Alpi Cozie che dovrà decidere per un eventuale annullamento della serata.
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