CONDOVE – Per l’undicesimo anno consecutivo una domenica con la Giornata del Patrimonio Archeologico della Valle di Susa. I comuni della Valsusa, in collaborazione con la Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per la CittĆ Metropolitana di Torino, organizzano per domenica 20 settembre gli incontri culturali nei siti. Sono quattordici le localitĆ della valle che apriranno i loro spazi archeologici con la possibilitĆ di accompagnamenti guidati gratuiti. LāArcheologia e la storia aperte al grande pubblico. Il tema di quest’anno ĆØ “la Musica”. In ognuno dei siti archeologici che aderiscono allāiniziativa sarĆ creato un collegamento tra “la musica” e la cronologia di riferimento. Quindi la Preistoria, lāEtĆ Romana, il Medioevo e lāEtĆ Moderna. Presso i siti verranno organizzate animazioni a tema, dimostrazioni e spettacoli teatrali.
CASTELLO CONTE VERDE, SAN ROCCO E FUCINA COL
A Condove i tre siti aperti. IlĀ Castrum Capriarum, laĀ Chiesa romanica di San RoccoĀ e laĀ Fucina Col. Il bilancio parla di unāottantina di visitatori. Il castello. I resti di un castello si trovano su unāaltura dominante lāimbocco della valle tra il monte Pirchiriano e il Caprasio, a poca distanza dalla Dora Riparia e dal torrente Sessi, tra Caprie e Condove. Le notizie piĆ¹ antiche non giĆ dellāedificio ma di un locale sistema difensivo sembrerebbero legate allo scontro tra Carlo Magno, re dei Franchi, e Desiderio, re dei Longobardi, avvenuto tra il 771 e il 774 alle Chiuse: probabilmente anche lāaltura del castellazzo era munita di strutture difensive facenti parte delle cosiddette āclusae langobardorumā sulla cui entitĆ comunque gli studiosi non sono sempre concordi.
IL CASTELLO
In realtĆ ĆØ soltanto a partire dal XIII secolo che il castello di Caprie appare esplicitamente menzionato in una certifica notarile riguardante i territori dove i conti di Savoia esercitavano i diritti di baronia. In quel periodo esso costituiva il centro di una delle castellanie abbaziali di San Giusto di Susa ed era anche sede di tribunale e di carcere. Per questo, normalmente ospitava un esiguo numero di soldati. Le fonti indicano la presenza allāinterno del perimetro di un granaio, di una grangia, di una stalla, di una cappella e di una residenza signorile. Inoltre una torre, alcune garitte, alcune bertesche e un rivellino con ponte antistante completavano la struttura difensiva.
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