Al Castello di Avigliana per la Giornata del Patrimonio Archeologico della Valsusa

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AVIGLIANA – Per l’undicesimo anno consecutivo una domenica con la Giornata del Patrimonio Archeologico della Valle di Susa. I comuni della Valsusa, in collaborazione con la Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per la Città Metropolitana di Torino, organizzano per domenica 20 settembre gli incontri culturali nei siti. Sono quattordici le località della valle che apriranno i loro spazi archeologici con la possibilità di accompagnamenti guidati gratuiti. L’Archeologia e la storia aperte al grande pubblico. Il tema di quest’anno è “la Musica”. In ognuno dei siti archeologici che aderiscono all’iniziativa sarà creato un collegamento tra “la musica” e la cronologia di riferimento. Quindi la Preistoria, l’Età Romana, il Medioevo e l’Età Moderna. Presso i siti verranno organizzate animazioni a tema, dimostrazioni e spettacoli teatrali.

IL CASTELLO

Storia del Castello di Avigliana dal Marchese Arduino al maresciallo Catinat. Il nostro Piemonte è famoso in tutto il mondo anche per le Residenze Sabaude. Queste sono inserite nel 1997 dall’Unesco tra i Patrimoni dell’Umanità. C’è però un castello, meno famoso, ma con una storia illustre, che va assolutamente ricordato. Quello di Avigliana, all’imbocco della Val di Susa. Fatto costruire nel 924 dal Marchese di Torino Arduino III detto “il Glabro”. L’edificio, oggi diroccato, è uno dei castelli più antichi della regione. Nel 1045 Adelaide di Susa, bisnipote di Arduino, sposa Oddone di Savoia e il castello entra così a far parte del patrimonio della Dinastia Sabauda.

ADELAIDE DI SUSA

Ad Adelaide si deve la costruzione del Borgo Nuovo nato per unire il castello con il preesistente Borgo Vecchio posto più in basso. Molto amato dal Conte Amedeo III, bisnipote di Oddone e Adelaide, che amava soggiornarvi quando giungeva al di qua delle Alpi, l’edificio nel 1136 vede la nascita del suo quartogenito e primo figlio maschio Umberto. Gli succederà come Conte di Savoia nel 1148 con il nome di Umberto III e verrà beatificato nel 1838 da Papa Gregorio XVI. Distrutto da Federico Barbarossa durante la Sua ascesa in Italia, il castello viene ricostruito da Tommaso I di Savoia. E’ figlio del Beato Umberto III. Una visita per la Giornata del Patrimonio Archeologico della Valle di Susa

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