Giaveno, viaggio nel presente di Auschwitz con Antonio Rinaldis

GIAVENO – La Fondazione Casa di carità Arti e Mestieri con sede a Giaveno ha organizzato l’incontro con il professor Antonio Rinaldis che ha presentato il libro: “Il treno della memoria. Viaggio nel presente di Auschwitz”.

Tutte le classi del primo livello hanno ascoltato il suo racconto e lui da abile oratore ha coinvolto la platea degli uditori e li ha trasportati nella lontana Germania del 1935 e ha ripercorso tutte le tappe della folle idea della “Soluzione finale”. Da qui i riferimenti a fatti passati e ad esperienze presenti. Le testimonianze delle nuove generazioni che si approcciano all’orrore e si interrogano su come avrebbero reagito loro. Interrogandosi nel profondo e scoprendo che in ognuno di noi si nasconde un piccolo Hitler, i ragazzi hanno percorso con la mente e il cuore il lungo viaggio nel passato assumendosi oggi l’impegno ad uscire dalla zona grigia dell’indifferenza. In questi settant’anni tra genocidi e delitti contro la specie umana, terrorismo planetario e odio etnico religioso è sempre più difficile evitare che nuovi mostri ripetano la Shoah. Noi ci sentiamo in obbligatorio di tentare.

Auschwitz (archivio)

“Tutti noi ci siamo spinti sul terreno della riflessione”

Dicono gli organizzatori: “Tutti noi abbiamo voluto prendere posizione nel Giorno della Memoria. Tutti noi ci siamo spinti sul terreno della riflessione. Tutti noi ci siamo interrogati sulle possibili dinamiche socio-culturali che hanno permesso la Shoah e l’Olocausto. Ci siamo dati una risposta. Ci siamo accorti che c’è un nemico in noi da sconfiggere: l’indifferenza. Liliana Segre, da pochi giorni senatrice a vita, nel suo “Sopravvissuta ad Auschwitz” ricorda: “Vivevamo immersi nella zona grigia dell’indifferenza. L’ho sofferta, l’indifferenza. Li ho visti, quelli che voltavano la faccia dall’altra parte. Anche oggi ci sono persone che preferiscono non guardare“.