Giaveno: nuova area moto enduro, da Alpitrek “Il paesaggio è l’immagine di un territorio, bisogna tutelare i Sabbioni”

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Lettera del 15 giugno 2022 sulle borgate situate lungo il Sangone nel Comune di Giaveno.

L’ultimo decennio ha visto scomparire i vecchi agricoltori che ancora abitavano le borgate lungo il Sangone, quelle sulla sinistra orografica del torrente; erano persone che, pur lavorando in fabbrica, mandavano avanti l’agricoltura. Solo dieci anni fa i campi di patate, orzo e mais erano estesi. Con la fine della presenza di quella generazione, la gestione del territorio è stata assunta dall’allevamento zootecnico, economicamente più sostenibile se non altro per i minori costi legati all’impiego di manodopera.

All’operaio contadino (tre vacche nella stalla, tra turni e ferie, con l’aiuto della famiglia, lavorava i campi, fienava, mungeva e qualcuno riusciva a fare persino formaggi), si è sostituito il margaro: oggi praticamente la zona è diventata pascolo nelle mezze stagioni e praterie da fieno nei tre tagli dell’estate, la terra non è più lavorata come prima ma non è assolutamente degenerata. Questo fa dei “Sabbioni” una specie di “Pascolo del Cielo” ammirato per la bellezza del paesaggio.

Le abitazioni delle borgate rimaste vuote sono state comprate da gente di città “i forestieri”, con diverse cultura ed esperienze rispetto da quella del contadino o dell’allevatore, quindi modificando la società locale esprimendo diversi interessi, gusti e necessità. La contemporaneità tra interessi divergenti, se non gestita autorevolmente, può generare incomprensioni ed attriti tra i due modi d’essere. Il paesaggio è l’immagine di un territorio, intimamente legata al risultato dell’antropizzazione ovvero delle attività umane che lo caratterizzano. Il PRGC attuale di Giaveno definisce questo territorio agricolo, ovvero luogo in cui si possono svolgere attività compatibili al settore primario, l’agricoltura.

UN PISTA DA MOTO ENDURO SULLA MONTAGNA DI GIAVENO

La bellezza del territorio in questione può motivare l’iniziativa imprenditoriale per attività di natura diversa ed incompatibili con l’agricoltura, il benessere del bestiame al pascolo e della fauna selvatica stanziale e migratoria particolarmente lungo il torrente Sangone. E’ compito della politica e degli Enti delegati alla difesa dell’ambiente il dovere di vigilare per preservare queste ultime oasi affinché continuino ad esistere per essere tramandate intatte alle future generazioni, garantendo nel contempo il reddito delle famiglie che con impegno quotidiano vi vivono.

Le vicende di questi ultimi anni ridimensionano la pessima trascuratezza in cui abbiamo confinato il lavoro agricolo. Certamente i problemi di fornitura e la dipendenza alimentare da altri stati può implementare la redditività di questa attività, che pure è tradizionale nel nostro Comune; proprio per questo motivo dobbiamo tutelarne la vocazione non cedendo alla tentazione di diversificare con iniziative commerciali che prevedono profitti privati a breve scadenza ma che strategicamente cozzano con la valorizzazione del paesaggio e delle attività economiche agricole che certamente saranno il futuro per le filiere locali e per la salute dei cittadini.

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