Francesco Torre da Susa alla vetta dell’Himlung Himal a 7126 metri

SUSA – Proprio a star fermo non ci riesce; chi? Francesco Torre, 46 anni, avvocato segusino, dopo aver conquistato l’Everest nel 2016, è partito martedì 3 ottobre per una nuova avventura, sempre in Nepal. Torre è volato alla volta di Kathmandu, dove metterà a punto gli ultimi preparativi con lo staff nepalese, e una volta ottenuti tutti i permessi partirà per un trekking di preprazione alla quota e poi su in vetta.

Il primo messaggio

Torre è già arrivato e si sta preparando. Eccolo su Messanger: “Si tutto ok! Oggi sono arrivato a Beshishahar, domani a Chame. Dopo ci sarà il  trek fino al campo base. Cinque giorni di trek nella giungla”. Poi aggiunge: “Per il momento tutto ok! Dopo Chame salgo a 3100 metri e vedremo: li inizia l’alta quota. Se tutto ok vado a 4100 e poi 4500, se è ok vado al base a 5400 e tento la cima senza fermarmi:diretto come un missile!!! Spero che vada tutto ok, sulla montagna non c’è nessun altro!!!! Ha nevicato molto e sta svalagando!Il mio amico sherpa al momento non c’è … È ancora impegnato sul Manaslu ! Mi ha scritto che ci vedremo al campo base dell’Himlung!”.

Due vette oltre i 6500 metri

Il Nepal è stato storicamente una regione inaccessibile. Rimasto autonomo nonostante l’invasione cinese del Tibet, ha conservato intatta per anni la propria anima, in conseguenza alla chiusura imposta dalla dinastia Rana. Nonostante l’apertura degli ultimi decenni, alcune zone del Paese risultano ancora precluse. La regione di Manaslu era una di queste, aperta al turismo straniero solo nel 2001, così rendendo accessibile l’Himlung Himal, montagna di 7126 metri fra Nepal e Tibet, a nord est della catena dell’Annapurna.

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