Fortificazioni in Valsusa, gli edifici militari raccontati da Marco e Massimo Garavelli

(foto Gian Spagnolo)

BARDONECCHIA – Venerdì 19 al Palazzo delle Feste, introdotta da Agnès Dijaux, presidente della sezione di Bardonecchia del Club Alpino Italiano e dai saluti di Francesco Avato, sindaco, Massimo Garavelli, appassionato cultore della cultura occitana locale, che ha ricoperto diverse cariche amministrative tra cui, Sindaco di Salbertrand, Assessore della Comunità Montana Alta Valle di Susa con delega alle minoranze linguistiche, Presidente del Parco naturale del Gran Bosco di Salbertrand e Presidente del Consorzio Forestale Alta Valle Susa e il giovane figlio Marco, Operatore Turistico Commerciale, Laureato in Scienze del Turismo, attualmente impiegato presso Master Truck S.R.L., hanno parlato de “Le fortificazioni in Alta Valle di Susa”.

LE FORTIFICAZIONI IN ALTA VALLE DI SUSA

Massimo Garavelli ha illustrato, in chiave storica territoriale, le numerose fortificazioni militari edificate in funzione difensiva ed offensiva presenti sul territorio, costruite dopo il Trattato di Utrech, firmato nel 1713, e nel secolo scorso, a cavallo dei due conflitti mondiali, durante il regime fascista, durante la Guerra di Liberazione, e agli effetti geopolitici del trattato di Pace di Parigi, firmato il 10 febbraio 1947, che, tra l’altro, ha ridefinito i confini italiani e la sorte di molte fortificazioni.

Nel suo intervento Marco Garavelli, ricercatore storico e sul campo con attrezzatura da ricercatore speleologico e macchina fotografica, appassionato di fortificazioni, con l’ausilio di alcuni cimeli ritrovati sul territorio, immagini e giornali d’epoca, ed in particolare alla ricca documentazione fotografica, ha illustrato lo stato attuale delle varie fortificazioni territoriali e delle loro vie d’accesso, fornendo utili indicazioni, in chiave escursionistica e turistica, su cosa vedere in piena sicurezza.