TORINO – Ferrovie: la riapertura del tunnel del Frejus forse nell’autunno 2024.
LA RIAPERTURA DEL TUNNEL DEL FREJUS
Nella riunione della Commissione intergovernativa per la Torino-Lione, svoltasi nel Grattacielo della Regione lunedƬ 18 dicembre, si ĆØ affrontato il tema della necessitĆ della riapertura della linea ferroviaria storica del Frejus, chiusa a seguito della frana in territorio francese, per garantire scambi commerciali ed economici a Piemonte ed Auvergne Rhone Alpes. Non c’ĆØ ancora una data certa per la riapertura, per la quale viene valutata l’ipotesi dell’autunno 2024, ma sono in corso approfondimenti tecnici sulle tempistiche e le modalitĆ di ripristino della circolazione. A questo proposito il presidente Cirio ha garantito che Ā«come Regione siamo pronti a fare quel che serve: ogni giorno in piĆ¹ di chiusura della ferrovia rappresenta un danno enorme allāeconomia del Piemonte e anche alla sua salute, perchĆ© ĆØ del tutto evidente che tutto ciĆ² che non viaggia su rotaia viaggia sui tir, con un impatto piĆ¹ pesante sullāambiente. Per questo siamo al lavoro con il Governo italiano perchĆ© si possa arrivare in fretta a una soluzioneĀ».
I FATTI
Nel pomeriggio di domenica 27 agosto 2023 una grande frana si ĆØ staccata dalla montagna in Maurienne, al confine con Bardonecchia e lāalta Valsusa, a pochi chilometri dal Tunnel del Frejus. Polvere e pietre hanno invaso anche lāautostrada A43 che collega la Francia da Modane allāItalia. Il traffico ĆØ stato bloccato in entrambe le direzioni anche sulla strada provinciale 1006, oltre che sullāA43. Per motivi di sicurezza il Traforo del Frejus ĆØ stato chiuso anche da Bardonecchia sul lato italiano. La Ferrovia del Frejus ĆØ il principale valico di frontiera ferroviario tra Italia e Francia. Secondo Olivier Thevenet, vicepresidente del consiglio dipartimentale responsabile delle infrastrutture, della mobilitĆ e dei viaggi, la ferrovia non riaprirĆ prima della fine del 2024. Secondo una prima previsione la riapertura del tunnel sarebbe stata nell’estate del 2024. Ma oggi sembrerebbe che i treni dovranno attendere piĆ¹ a lungo del previsto per riprendere a circolare lungo la linea.
I LAVORI
La nuova scadenza, forse alla fine del 2024, inoltre potrebbe subire ulteriori variazioni a causa delle condizioni geologiche del terreno e meteorologiche. Attualmente si sta bonificando il sito della frana per rimuovere rocce instabili che potrebbero causare altre frane. In totale occorrerebbe eliminare oltre 5.000 metri cubi di roccia, di cui solo 1.000 sono stati minati e fatti saltare. I lavori di ripristino sono portati avanti dalla Regione Savoia, dal gestore francese delle infrastrutture SNCF RĆ©seau e da un’impresa locale specializzata in interventi in zone impervie. Si potrĆ dunque riaprire la ferrovia, sia per il collegamento dei treni passeggeri (Sncf e per Trenitalia), sia merci tra lāItalia e la Francia, solo dopo la messa in sicurezza della zona.
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