Fattura obbligatoria per i forfettari, ci siamo quasi. Ecco le indicazioni necessarie

fattura elettronica

Le partite IVA in regime forfettario devono segnare in rosso una data sul calendario: il 1° luglio 2022. Da quel giorno, infatti, scatta l’obbligatorietà della fatturazione elettronica anche per loro.

Una misura finora obbligatoria solo per aziende, PMI e grandi imprese che, rivelatasi particolarmente efficace nella lotta all’evasione fiscale, si è deciso di estendere anche ai regimi forfettari.

La misura è quindi stata inserita nella bozza del decreto PNRR, approvata il 13 aprile scorso dal Consiglio dei Ministri, ma sulle prime non si estenderà a tutte le partite IVA in regime forfettario: ne resteranno, almeno per il momento, escluse quelle che hanno un reddito inferiore ai 25.000. Per quanti dovranno invece mettersi a norma il primo passaggio necessario è quello di dotarsi di un software capace di codificare la fattura in linguaggio XML.

Per poter emettere una fattura è sufficiente compilare una scheda, contenente tutti i dati del cliente. Nel campo Codice Destinatario va inserito il codice alfanumerico di sette cifre fornito dal cliente stesso, che rappresenta l’indirizzo dove recapitare le fatture. Come indirizzo telematico può essere indicata anche la Pec ed in tal caso è sufficiente compilare il campo col valore 0000000. Infine, se il cliente non comunica l’indirizzo telematico, basta compilare il codice destinatario col valore 0000000. Una volta completata la scheda, i dati verranno salvati e non sarà necessario inserirli ogni volta all’invio di una nuova fattura.

Infine, è sufficiente inserire i dati relativi alla natura, alla qualità ed alla quantità del servizio erogato o del bene venduto.

Fatturazione elettronica come funziona: il processo è rapido e intuitivo, ma per non farsi cogliere impreparati è bene informarsi adeguatamente scegliendo una guida semplice e completa come quella di Danea.

Si tratta di un passaggio per certi versi epocale, che porterà una serie di vantaggi tangibili finalizzati alla digitalizzazione dei servizi. L’obiettivo, oltre a contrastare l’evasione fiscale, è favorire il passaggio ad una cultura digitale aziendale, che porterà ad una maggiore competitività delle aziende a livello locale, nazionale ed internazionale. L’intero flusso della fatturazione viene automatizzato, snellendo tutti i processi ed aumentando la produttività aziendale.

C’è poi da fare un discorso pratico. Le vecchie fatture cartacee occupavano chiaramente spazio e dovevano essere conservate in mobili ed armadietti che, all’interno dell’ufficio, rappresentavano un ingombro non di poco conto. La presenza di enormi faldoni cartacei e cartelline riduceva lo spazio a disposizione e creava un disordine visivo che rallentava i flussi lavorativi, senza considerare il rischio di perdere documentazione importante. Con l’e-fattura tutto viene digitalizzato e le fatture vengono conservate comodamente in un archivio digitale, immediatamente reperibile, consentendo di recuperare spazio vitale all’interno di studi ed uffici.

Infine, non è da sottovalutare la riduzione dello spreco di carta, a beneficio dell’ambiente circostante, ma anche delle finanze delle aziende che possono risparmiare un bel po’ di costi in termini di acquisto di fogli A4 e di manutenzione delle stampanti.