SUSA – Venerdì 1° dicembre, nella Cattedrale di San Giusto, si svolgerà il gran concerto in occasione del quarantesimo della fondazione della Fanfara ANA Valsusa. La “banda” degli Alpini ha raggiunto questo ambizioso traguardo dopo chilometri e chilometri di Adunate, concerti in tutta Italia, caroselli militari portandosi come una medaglia lo spirito d’allegria e la voglia di stupire sempre. Nel 1979, quando cominciò l’impresa, c’era l’inossidabile Firenzo Combetto, il presidentissimo, adesso è ancora qua al suo posto perchè dalla Fanfara non c’è congedo come alla naja. Dirige la Fanfara Danilo Bellando, agli strumenti i musicanti in penna nera di tutta la Valsusa.
La storia della Fanfara
La Fanfara degli Alpini, fondata nel 1932 dal generale Ferretti interruppe la sua attività con la seconda guerra mondiale e negli anni Cinquanta riprese, seppur stentatamente, qualche uscita. Il consiglio sezionale diede l’incarico al consigliere Luigi Pagliarello di riaggregare i musicisti attivi nei vari gruppi. “Luisin”, esercitando grande opera di persuasione nelle bande musicali della Valle, riuscì nel tempo a convincere quanti iscritti all’ANA a partecipare alle adunate nazionali formando una Fanfara. Il gruppo non aveva una sede stabile e non provava il repertorio se non durante le sfilate e cambiò, a seconda delle occasioni, il maestro. Si alternarono alla direzione i maestri Rinaldo Vair, Alessandro Ainardi e Silvio Rossero.
Fanfara ANA Valsusa
La rinascita della Fanfara ANA Valsusa
Fu nel 1979 che il gruppo musicale, che si era trovato con più frequenza per provare le marce alpine da eseguire durante l’adunata, maturò la volontà di costituirsi in Fanfara sezionale. Il concerto eseguito a Sant’Antonino prima dell’adunata nazionale diede la consapevolezza al gruppo di poter finalmente prendere vita ed iniziare a formarsi suonando insieme. I musicisti adesso c’erano ed anche il maestro Silvio Rossero aveva preso gusto a dirigere il gruppo: mancava tutto il resto. Per l’organizzazione il presidente Badò arruolò, e non si sottrasse all’immane lavoro, l’alpino chianocchino Fiorenzo Combetto. Non fu un lavoro affatto facile: Combetto percorse tutta la Valle incontrando i capi gruppi e i soci alpini capaci di suonare uno strumento.
Fanfara ANA Valsusa
La bandiera della Fanfara ANA Valsusa
Mancava ancora la bandiera, ne è sempre necessaria una per partire in guerra, e nel 1978 a Susa, in occasione del raduno dei superstiti dell’omonimo battaglione, don Rinaldo Trappo benedì il gonfalone della “Fanfara Sezionale Valsusa” che ebbe come madrina la signora Edvige Pagliarello. Per la prima volta dalla sua costituzione, la fanfara sezionale festeggiò Santa Cecilia patrona di tutti i musicisti domenica 29 ottobre 1979 a Chiomonte. Il presidente della fanfara Combetto e il maestro Rossero decisero da quell’anno di festeggiare sempre la patrona e di portare per quest’ occasione la musica in un comune della valle sempre diverso.
Fanfara ANA Valsusa
In occasione dell’esibizione della Fanfara a Fiumicello di Brescia ci fu il debutto del maestro Danilo Bellando di Mattie che, da trombettista della Fanfara, dal 1978 si assunse, il non facile, onere della direzione. Negli anni Duemila gli impegni si infittirono costantemente: la Fanfara, sempre presente al raduno nazionale, offrì le sue note per la festa di Santa Cecilia, in occasione del raduno del 1° raggruppamento, al raduno dei reduci di Exilles, in diverse città della Valle e per i festeggiamenti dei gruppi. Da segnalare nel 2003 la partecipazione degli strumentisti valsusini alla grande manifestazione organizzata a Vicoforte dalla sezione Mondovì.
Il maestro Danilo Bellando
La sala prove è al piano terra della sede sezionale di Susa, un locale accogliente, dove leggii, spartiti e strumenti sono sempre pronti all’arrivo dei musicisti della Fanfara.
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