Elezioni Avigliana: nota congiunta gruppi di opposizione sul confronto tra candidati

AVIGLIANA – Scrivono di Adesso Avigliana Toni Spanó e Simona Falchero, per il Comitato Progetto per Avigliana Mario Picciotto, per il Movimento 5 Stelle, Avigliana Tatiana Callegari e Angelo Roccotelli di Avigliana Viva sul confronto per elezioni.

CONFRONTO AD AVIGLIANA

Il confronto, vogliamo il confronto!. Con insistenza si leva l’urlo da parte di Avigliana Città Aperta, lista che candida il sindaco uscente e si dichiara in continuità con l’ultimo trentennio di amministrazioni. Si parla in modo confuso di “democrazia mutilata”, mentre si nasconde che la richiesta è stata frettolosamente formulata agli sgoccioli della campagna elettorale, quando gli altri candidati sindaco hanno già programmato da tempo i loro incontri.

Un confronto richiede la presenza di tutti i candidati e la condivisione del metodo proposto. Se ciò non è possibile, bisognerebbe prenderne atto e raggiungere altrimenti gli elettori con le proprie proposte o le critiche a quelle altrui.

Eppure, proprio all’ultima ora, si pretende il confronto, quando, nei cinque anni precedenti, il sindaco uscente non lo ha mai praticato, neppure dove sarebbe stato necessario: in pubblico, nel Consiglio comunale e nelle sue commissioni.

Anche il fatto che la Giunta uscente abbia scelto di collocare per la città i pochi tabelloni per l’affissione dei manifesti elettorali, in luoghi poco frequentati, dimostra che non c’è alcuna vera volontà di confronto da parte di chi sembra invocarlo solo in proprio favore.

Nonostante Archinà rappresentasse solo un elettore su tre, ha sempre rifiutato ogni confronto, fino a quanto l’ha trovato giusto per lui.

Le opposizioni, che rappresentavano complessivamente due elettori su tre, sono state sistematicamente accusate di strumentalizzazione ogni volta che hanno svolto il loro compito di verifica e proposta.

Anche adesso, mentre si chiede un confronto, si dice che va anche bene che si svolga tra due soli candidati sindaco, con buona pace della terza o del terzo, oppure che Archinà si presenti da solo, e pazienza per chi non può esserci.

Per chi crede nella vera democrazia, senza la presenza di tutti non si può pensare di organizzare un confronto. E visto che il confronto è sempre mancato in questi cinque anni, forse, sarebbe stato meglio offrire le scuse piuttosto che pretendere l’ennesimo palcoscenico”.

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