Diario da Roma: possibile un altro governo, sostenuto da un’altra e più ampia maggioranza

Diario da Roma

ROMA – Un Governo Conte ter, dopo il bis di fallimenti, esiste soltanto in una fantasia esausta. È invece possibile un altro governo, sostenuto da un’altra e più ampia maggioranza. Dico questo perché lo scrupolo costituzionale del presidente della Repubblica è la migliore garanzia per gli italiani ai quali non si può imporre un governo raccogliticcio, sostenuto per tre anni da una maggioranza di “volenterosi” o “responsabili” che siano. Un governo simile sarebbe costretto a negoziati estenuanti quando il Paese ha invece bisogno di scelte rapide, convincenti e condivise.

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Torna in campo, invece, il teorema Giorgetti di un governo di “salvezza nazionale”, con le forze maggiori che depongono armi e corazze per legittimarsi a vicenda. Sarebbe la prova migliore che l’Italia possa offrire all’Europa e soprattutto a se stessa. Con Matteo Renzi c’è “un problema politico” e questa volta non è un bluff: “La rottura è a un passo”. Giuseppe Conte ha telefonato a Sergio Mattarella per dire questo: sulla prescrizione il governo è a un passo dalla crisi, tanto più che dopo l’assenza dei renziani dal CdM di giovedì sera. E’ sempre Italia Viva a mettere in conto di presentare una mozione di sfiducia al ministro della Giustizia grillino Alfonso Bonafede. Una provocazione irricevibile per il Governo Conte.

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