Condove 1943: la spia degli inglesi con la carta d’identità di Frassinere

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CONDOVE – Spie a Condove. Con l’apertura degli archivi di Stato, passati ormai più di settant’anni dalla fine delle ostilità, diversi particolari su avvenimenti e personaggi riemergono dalla polvere. Lunga è ancora la storia del periodo della Guerra Civile (1943-1945) che riverrà alla luce mettendo in rilievo, e facendo scoprire verità fino ad oggi tenute nascoste anche per ragioni di convenienze politiche. Un ambito sconosciuto ai più, per evidenti ragioni, è quello legato ai Servizi Segreti in tutte le sue declinazioni. Dalle cartelline azzurre con timbro “Tribunale Speciale di Torino” ecco un caso tutto valsusino da raccontare.

LA SPIA VALSUSINA

Si chiamava Laura D’Oriano, era nata a Costantinopoli nel 1911, e nell’estate del 1941 fu reclutata dai servizi segreti franco-inglesi per una missione spionistica nella base marittima di Bordeaux in Francia. Come ogni spia utilizzò tutti i mezzi, e grazie alla frequentazione di tre marinai, raccolse informazioni preziose. L’incarico successivo prevedette l’invio in due città portuali per raccogliere informazioni sul naviglio in guerra. La nostra spia fu poi rimpatriata clandestinamente il 12 dicembre del 1941 passando dal Moncenisio.

LA TRAPPOLA

Il controspionaggio italiano, avvisato preventivamente, seguì passo passo la sedicente Laura Fantini, questo il suo nome sui documenti, fino a Genova e poi a Napoli. Ne venivano intercettate le lettere scritte con l’inchiostro simpatico con le quali mandava dati e rilievi sulle posizioni delle navi italiane alle strutture militari inglesi. Il 26 dicembre fu catturata durante il viaggio tra Roma e Napoli. Fu condannata a morte dal Tribunale Speciale e subito dopo fucilata alla schiena. Era il 16 gennaio del 1943. Il suo corpo fu sepolto in forma anonima nel settore femminile del Verano. Rimase l’unico caso di uccisione di una spia di sesso femminile in tutta la guerra.

PERCHE’ A FRASSINERE?

Laura D’Oriano, alias Laura Fantini, portava con se i documenti essenziali per una normale cittadina. La Carta d’Identità ovviamente contraffatta con data 10 settembre 1937 XV anno dell’Era Fascista; firmata dal Podestà di Torino. Così era anche la tessera del Partito Fascista. C’era anche la tessera di un Dopolavoro, quello ferroviario. Tra i dati il “fu Giuseppe” del padre e “Maria Antonini” della madre. Luogo di nascita Frassinere; perchè riportare proprio il piccolo comune sopra Condove? Si può ipotizzare che, per un eventuale controllo, fosse più difficile risalire ai registri in Valsusa che in un più grande comune. Il comune di Frassinere,  fu aggregato a Condove l’8 luglio del 1936, assieme con la vicina Mocchie, con provvedimento pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 23 giugno 1936. Vantava una nascita, probabilmente fasulla, ma illustre nel modo spionistico dello scorso secolo.

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