Come destinare il cinque per mille a una onlus

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Come destinare il cinque per mille a una onlus.

DESTINARE CINQUE PER MILLE ALLE ONLUS

Tutti gli anni, in vista della stagione primaverile e di quella autunnale, sono milioni e milioni gli italiani che si ritrovano a dover pagare le tasse. Un appuntamento certo non piacevole ma inevitabile. Tuttavia, ancora in molti sottovalutano il fatto che, al momento della dichiarazione dei redditi, i contribuenti hanno l’opportunità di fare in modo che una quota di imposte da versare allo Stato possa essere destinata, invece, a una onlus o a un’organizzazione di altro tipo, come per esempio un ente di volontariato, un’associazione o una realtà che si occupa di ricerca.

IL CINQUE PER MILLE: TUTTO QUELLO CHE C’È DA SAPERE

Si definisce cinque per mille quella parte di Irpef – cioè l’imposta sul reddito delle persone fisiche – che si può decidere di devolvere a supporto di specifici enti da ormai quasi 20 anni. In sostanza tutte le persone fisiche che risultano debitrici Irpef hanno l’opportunità di versare una parte di tasse a un ente non profit o a un’organizzazione impegnata nella promozione di beni culturali, nella ricerca universitaria o nella valorizzazione del paesaggio. Fra le realtà che possono ricevere i contributi del cinque per mille ci sono anche le associazioni sportive dilettantistiche, a patto che possano vantare il riconoscimento del Coni.

IL MECCANISMO DI FUNZIONAMENTO

Qualunque ente che benefici del cinque per mille ha l’obbligo di documentare in maniera trasparente le modalità con le quali sono stati usati gli importi ricevuti. Chi ha intenzione di donare il proprio cinque per mille non deve far altro che compilare il Modello Unico, la Certificazione Unica o il modulo 730, per poi apporre la propria firma e specificare il codice fiscale dell’ente che si ha in mente di sostenere. Se, per esempio, si sceglie di supportare Medici Senza Frontiere con il cinque per mille scopri come fare cliccando qui: sappi che il codice fiscale da indicare è 970 961 205 85. Per Medici Senza Frontiere, così come per molte altre realtà, il cinque per mille rappresenta uno dei più importanti canali di raccolta fondi; i soldi ricevuti sono destinati a progetti attivi in ogni parte del mondo. Medici Senza Frontiere da più di mezzo secolo salva vite di uomini, donne e bambini in territori colpiti da guerre, epidemie o catastrofi naturali.

IL CINQUE PER MILLE, L’OTTO PER MILLE E IL DUE PER MILLE

Quando si parla di cinque per mille, è opportuno evitare di confonderlo con l’otto per mille e con il due per mille, dal momento che si tratta di misure differenti. Queste tre scelte per altro non si escludono l’una con l’altra, nel senso che il contribuente ha la facoltà di donare nello stesso momento il due per mille, l’otto per mille e il cinque per mille, tenendo conto che gli scopi sono differenti. Il due per mille, infatti, serve a supportare le associazioni culturali o i partiti politici, mentre l’otto per mille è destinato alla Chiesa cattolica o ad altre confessioni religiose che hanno sottoscritto un accordo con lo Stato: per esempio l’unione induista e le comunità burocratiche. Nel caso in cui nessuna scelta venga effettuata per l’otto per mille, esso sarà ripartito in maniera automatica tra tutte le confessioni religiose, secondo un meccanismo di proporzionalità correlato alle decisioni prese in questo ambito dagli altri contribuenti.

PER CHI NON FA LA DICHIARAZIONE DEI REDDITI

Il cinque per mille può essere donato anche da coloro che non sono tenuti a presentare la dichiarazione dei redditi: per procedere è necessario far riferimento alla scheda integrativa che si trova nella Certificazione Unica e che deve essere inserita in busta chiusa indicando i dati del contribuente, con nome e cognome, oltre al codice fiscale.