MILANO – Come andrà la Borsa di oggi?
BORSA OGGI
LA BORSA SETTIMANALE A CURA DEL CENTRO STUDI OOPS TECH
Per la giornata odierna, Venerdì 11 Novembre 2022, ci aspettiamo una sessione con maggiore probabilità di scenario positivo. I Mercati nella sessione europea potrebbero muoversi in un trading range contrastato, con una maggiore probabilità di svilupparsi in senso positivo. Cosa si intende per:
- Lateralità: quando il mercato si muove in territorio positivo e negativo senza una chiara direzione, ovvero quando domanda ed offerta si equiparano.
- Lateral negativa: il movimento sarà orientato maggiormente in territorio negativo, ovvero avranno prevalenza i venditori.
- Lateral positiva: il movimento sarà orientato maggiormente in territorio positivo, ovvero avranno prevalenza i compratori.
- Positiva: il trend fino dall’apertura dei mercati è evidentemente a favore dei compratori.
- Negativa: il trend fino dall’apertura dei mercati è evidentemente a favore dei venditori.
I futures sulle azioni indicano una sessione positiva in Europa
I titoli azionari statunitensi hanno registrato, durante la sessione di ieri, i maggiori guadagni da oltre due anni a questa parte, dopo che i dati sull’inflazione, migliori del previsto, hanno riacceso la scommessa che la Federal Reserve rallenterà il ritmo dei suoi aumenti dei tassi di interesse. I mercati sono affamati di notizie positive, quindi si sono aggrappati a questo dato di sollievo dall’inflazione nel CPI di ottobre. I volumi sono saliti ed hanno segnato un nuovo record storico per le contrattazioni in singola seduta di borsa. Dal nostro punto di vista è ancora molto presto per potersi rilassare, le incognite sono ancora tante e l’IPC, come detto più volte, è solo un singolo ingranaggio nel meccanismo ormai ricorrente fatto di: Lavoro, IPC ed ADP/NFP. La FED non andrà tanto sul leggero anche perché rischia di vanificare ogni sforzo con un intervento di allentamento prematuro.
Il dollaro si è rafforzato nella sessione asiatica
Il Dollar Index ha registrato le maggiori perdite in un solo giorno dal 2009, scendendo ai minimi di 107,7 dopo la pubblicazione di un IPC statunitense migliore del previsto. Il maggior guadagno delle valute del G10 è stato per il JPY, senza sorprese, data la sua natura sensibile ai rendimenti statunitensi. L’USDJPY è sceso al di sotto di 141, anche se è rimbalzato a 141,68 nella mattinata asiatica. Se nei prossimi giorni/settimane dovessimo assistere a commenti da falco da parte della Fed, è probabile che una parte del rally del JPY venga annullata, ma nel complesso la tendenza dell’USDJPY rimane orientata al ribasso, dato che la maggior parte delle aspettative sui tassi d’interesse sono già sul mercato. Anche GBPUSD ha guadagnato molto, raggiungendo la soglia di 1,17, ma ci aspetta un test con la pubblicazione odierna del PIL britannico che potrebbe confermare l’inizio di una recessione.
Oggi il mercato obbligazionario statunitense è chiuso per il Veterans Day
I rendimenti del Tesoro sono crollati ieri pomeriggio dopo i dati sull’inflazione di ottobre. Dopo il rapporto CPI di giovedì, gli operatori dei futures sui fed-funds hanno valutato una probabilità dell’85% che la Fed aumenti il tasso d’interesse di riferimento di 50 punti base, portandolo a un intervallo compreso tra il 4,25% e il 4,50% il 14 dicembre. Di seguito alcuni scenari operativi con un orizzonte temporale sul breve/medio periodo:
AUDCHF: Possibile scenario bullish in formazione, le liquidità presenti indicano in zona 0,6340 una possibile zona di partenza per un movimento verso 0,6442. Invalida lo scenario una violazione di 0,6325.
EURGBP: Possibile scenario bearish in formazione, le liquidità presenti indicano in zona 0,8741 una possibile zona di partenza per un movimento verso 0,8707. Invalida lo scenario una violazione di 0,8755.
NZDCHF: Possibile scenario bearish in formazione, le liquidità presenti indicano in zona 0,58325 una possibile zona di partenza per un movimento verso 0,5797. Invalida lo scenario una violazione di 0,58500.
(Centro Studi OOPS Tech).
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