Come andrà la Borsa oggi? I Mercati, la Sterlina e Margaret Thatcher

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MILANO – Come andrà la Borsa di oggi?

BORSA OGGI

BORSA ITALIANA (Milano)

BORSA AMERICA NORD (NYSE)

BORSA SVIZZERA (SIXì)

I MERCATI

I mercati azionari europei potrebbero muoversi in un range volatile dopo il crollo di venerdì dove abbiamo registrato un forte aumento dei rendimenti dei titoli di Stato. Questa volta il driver principale sembra arrivare dalla nostra «parte» dell’oceano atlantico: l’annuncio dell’ultimo piano di stimolo fiscale del Regno Unito, definito dagli analisti come un «atto di fede ad alto rischio», ha provocato forti picchi dei rendimenti dei titoli di stato. Il piano annunciato inserito in un contesto inflattivo gravissimo e di uno scenario recessivo ormai certo ha destabilizzato il mercato di riferimento.

Un altro driver importante che ci accompagnerà per le prossime settimane post elettorali sarà l’attenzione verso il sistema Italia: l’elevato debito pubblico italiano, pari a circa il 150% del prodotto interno lordo, unito alla debole crescita di lungo periodo, rende l’Italia vulnerabile ai ribassi del mercato obbligazionario se gli investitori perdono fiducia nella solidità delle politiche fiscali di Roma. Il sostegno della BCE è sempre stato subordinato al fatto che Roma seguisse politiche di bilancio prudenti e attuasse revisioni economiche volte a migliorare la crescita.

Margaret Thatcher il ritorno. Il governo conservatore di Liz Truss, per bocca del cancelliere dello Scacchiere Kwasi Kwarteng (ossia il ministro del Tesoro), ha annunciato un drastico taglio delle tasse con l’obiettivo di dare una scossa elettrica all’economia britannica, ormai in recessione, e avviarla verso un percorso di crescita. La sorpresa di questo mini-budget è l’eliminazione dell’aliquota più alta sui redditi, quel 45% che scattava al di sopra delle 150 mila sterline: ora anche i più ricchi pagheranno solo il 40%. Allo stesso tempo, l’aliquota base scende dal 20 al 19%: questo però non ha evitato ai conservatori l’accusa di favorire i ceti più abbienti, anche perché l’altra misura altamente simbolica è l’eliminazione del tetto al bonus per i banchieri.

Il dollaro ha segnato forti guadagni nella sessione asiatica. Anche in questo caso il driver contingente sembra essere il piano di stimolo UK: come primo risultato il sostegno al dollaro è salito in maniera importante, mentre la volatilità dei mercati finanziari ha favorito oltre che il dollaro anche il franco svizzero. La sterlina britannica è scesa ad un minimo storico: le nuove misure governative mirano a rilanciare la crescita in un momento di turbolenza economica globale, ma hanno sollevato preoccupazioni tra gli investitori circa l’impatto sull’inflazione e la sostenibilità a lungo termine delle finanze britanniche. Durante la sessione asiatica la Banca Centrale Cinese ha dichiarato che aumenterà il coefficiente di riserva di rischio per le istituzioni finanziarie che effettuano operazioni di compravendita a termine di valuta estera; lo Yuan si trova ad affrontare una crescente pressione che ne favorisce il deprezzamento, quindi la PBC alza il coeff. di riserva di rischio al 20% (in vigore dal 28 settembre) per cercare di stabilizzarne il cambio. (Centro Studi OOPS Tech)

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