Come andrà la Borsa oggi? Cina e Arabia Saudita a braccetto

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MILANO – Come andrà la Borsa di oggi?

BORSA OGGI

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BORSA AMERICA NORD (NYSE)

BORSA SVIZZERA (SIXì)

LA BORSA SETTIMANALE A CURA DEL CENTRO STUDI OOPS TECH

Per la giornata odierna, Giovedì 15 dicembre 2022, ci aspettiamo una sessione con un trend positivo. I Mercati nella sessione europea potrebbero muoversi in un trading range contrastato, con una maggiore probabilità di tendenza positiva. Cosa si intende per:

  • Lateralità: quando il mercato si muove in territorio positivo e negativo senza una chiara direzione, ovvero quando domanda ed offerta si equiparano.
  • Lateral negativa: il movimento sarà orientato maggiormente in territorio negativo, ovvero avranno prevalenza i venditori.
  • Lateral positiva: il movimento sarà orientato maggiormente in territorio positivo, ovvero avranno prevalenza i compratori.
  • Positiva: il trend fino dall’apertura dei mercati è evidentemente a favore dei compratori.
  • Negativa: il trend fino dall’apertura dei mercati è evidentemente a favore dei venditori.

Cina e Arabia Saudita a braccetto

Il presidente Xi Jinping ha dichiarato di voler acquistare sempre più petrolio dall’Arabia Saudita, un passo che secondo alcuni economisti dovrebbe intaccare il dominio internazionale del dollaro USA. Nel corso dell’incontro con il principe ereditario Mohammed bin Salman, Xi ha concordato di intensificare il coordinamento con l’Arabia Saudita sulla copertura energetica. Le sanzioni che Europa e USA stanno applicando alle materie prime Russe, hanno di fatto messo in allarme le autorità cinesi e saudite, secondo gli esperti, che si sono trovate a condividere gli stessi timori e di conseguenza ad avvicinarsi in un ottica futura. Nel corso dell’assemblea non è stata menzionata l’ipotesi che l’Arabia Saudita possa iniziare ad accettare pagamenti in yuan cinesi per le sue esportazioni di greggio, cosa di cui le due nazioni hanno discusso animatamente fino ad ora quest’anno, in un possibile allontanamento dal dollaro. Ciò comporterebbe la possibilità di una “de-dollarizzazione”, ovvero l’alternativa al biglietto verde come valuta di riserva internazionale.

La Cina sta già pagando la Russia con lo yuan, che ora rappresenta quasi la metà del mercato valutario di Mosca. Il biglietto verde si è impennato nel 2022, favorito dai rialzi della Federal Reserve, che hanno attirato gli acquirenti d’oltreoceano alla ricerca di maggiori rendimenti. L’indice del dollaro USA, che misura il costo del biglietto verde nei confronti di un paniere di sei diverse valute, è balzato del 9,16% da un anno all’altro. I contratti petroliferi si basano principalmente su benchmark di greggio come i futures del Brent e del West Texas Intermediate, che sono prezzati in dollari. Questo permette alle nazioni di acquistare dollari per comprare petrolio, favorendo il valore del biglietto verde.

Le sanzioni occidentali contro la Russia hanno portato a un raffreddamento delle relazioni tra gli Stati Uniti, la Cina e l’Arabia Saudita. Luft ha detto: “Non bisogna dimenticare che sia la Cina che l’Arabia Saudita sono state colpite da ciò che hanno visto fare dagli americani e dagli europei ai russi, come il congelamento delle proprietà dell’istituto finanziario centrale e così via”. “È una cosa che li ha certamente scossi, perché oggi è la Russia, domani potrebbero essere loro(Centro Studi OOPS Tech).

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