Collegno: sabato 24 e domenica 25 febbraio la festa di Carnevale

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COLLEGNO – Sabato 24 e domenica 25 febbraio la festa di Carnevale.

IL CARNEVALE

Sabato 24 e domenica 25 febbraio in viale XXIV Maggio e piazza della Repubblica maschere, coriandoli, musica e tanta allegria: torna il Carnevale a Collegno. Bancarelle, street- food, musica live, giostre e diverse attività per adulti e bambini oltre all’immancabile sfilata dei carri allegorici e delle maschere.

IL PROGRAMMA

Sabato 24 febbraio dalle ore 8 l’area pedonale del viale XXIV Maggio ospiterà i banchi dei produttori agricoli, artigiani, hobbisti. Giostre e gonfiabili in Piazza Primo Maggio. Dalle ore 12:00 street-food in piazza della Repubblica. Alle ore 14.30 sfilata dei carri allegorici. Partenza in viale Piemonte davanti al supermercato, via Oberdan, viale XXIV Maggio, via XX Settembre, ingresso nel parcheggio laterale alla piazza ° Maggio, via Levi, viale Piemonte, arrivo al punto di partenza. A seguire musica live e concerto cover band cartoni animati in p.zza della Repubblica. Domenica 25 febbraio dalle 8 l’area veicolare del vialle XXIV Maggio ospiterà i banchi dei produttori agricoli, artigiani, hobbisti e le bancarelle degli operatori commerciali. Giostre e gonfiabili in Piazza Primo Maggio. Dalle ore 12 street-food in p.zza della Repubblica. Alle ore 14.30 la sfilata Maschere con tutti i cittadini, adulti e bambini, cosplayer, sbandieratori, maschere veneziane. Partenza in viale Piemonte davanti al supermercato PAM, attraversamento della via Trieste, viale Piemonte, piazza 1° Maggio e arrivo in piazza Della Repubblica zona palco. A seguire musica live e baby dance (Associazione NIDA) in p.zza della Repubblica.

LE MASCHERE

In Piemonte Gianduja e Giacometta nascono per rappresentare al meglio lo spirito dei piemontesi dell’epoca in cui nacquero. Quindi sia dal modo di comportarsi, sia dai vestiti che li caratterizzano si possono intuire molti aspetti del Piemontese tipo di trecento anni fa. Gianduja è la perfetta rappresentazione dello spirito bonario e gioviale dei “piemunteis”. È infatti generoso, assennato, ospitale e sorridente, amante del vino e della buona tavola e ama stare in compagnia. Ha però con un grosso difetto: è terribilmente distratto! In una storia a lui legata si dice che una volta avesse cercato per ore addirittura il somaro su cui era in groppa. Il suo costume è anch’esso un insieme di simboli significativi dello spirito piemontese di fine settecento. A partire dalla doja, il boccale di vino che tiene sempre in mano e da cui deriva il suo nome (Gioann dla Doja) ogni vestito o oggetto ha un significato. Al suo fianco c’è sempre la straordinaria figura di Giacometta che rappresenta il coraggio, la praticità e la saggezza tipici della donna piemontese. Con il suo carattere forte e la sua intelligenza spiccata aiuta Gianduja a risolvere i problemi più spinosi senza perdere mai la sua gentilezza. Il suo costume si ispira agli abiti della tradizione folkloristica piemontese con una gonna lunga e larga. A questo si accompagna una camicia con scialle e un alto copricapo.

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