Collegno: mostra “Storie della porta accanto: Lavoro coatto. Produzione bellica e crimini dello stabilimento Reimahg 1944-1945”

COLLEGNO – Collegno: mostra “Storie della porta accanto: Lavoro coatto. Produzione bellica e crimini dello stabilimento Reimahg 1944-1945”.

GIORNO DELLA MEMORIA: MOSTRA SUL LAVORO COATTO

Inaugurata nel Palazzo Civico di Collegno la mostra “Storie della porta accanto: Lavoro coatto. Produzione bellica e crimini dello stabilimento Reimahg 1944-1945“. La mostra offre un’importante opportunità per commemorare e approfondire la storia del lavoro coatto In Germania raccontando la storia stabilimento voluto da Hermann Goring il Reimahg a Khala in Turingia. L’obiettivo è quello di esplorare il contesto storico che circonda questo tragico capitolo della Seconda Guerra Mondiale. Collegno annovera 5 giovani deportati a Kahla, tutti compresi tra i 18 e i 20 anni. Fortunatamente hanno tutti ritorno dopo un anno, ma per tutta la vita porteranno i segni di un’esperienza devastante, a cui sceglieranno di rispondere con il silenzio al ricordo delle atrocità vissute.

I DEPORTATI

Abbiamo scelto questo tema per celebrare la Giornata della Memoria del 2024, ponendo un’attenzione specifica su questi deportati, un inedito approfondimento mai sviluppato prima che restituisce l’aberrazione del pensiero e dell’agire nazista“, ha dichiarato il Consigliere Davide Morra. La mostra rappresenta un’occasione importante per non dimenticare le atrocità di un passato ormai privo di gran parte dei testimoni diretti. La versione italiana della mostra è stata affidata dall’Associazione di storia e ricerca Walpersberg e.V. al Comune di Castelnovo ne’ Monti, il cui Sindaco Enrico Bini ha capeggiato una bella delegazione comunale e della Provincia di Reggio Emilia all’inaugurazione, testimoniando il coinvolgimento nel portare avanti la memoria di questi avvenimenti. Il Sindaco Francesco Casciano durante la presentazione ha commentato:“È nostro dovere, come comunità e come persone, fare la nostra parte per  trasmettere queste memorie approfondendo tutti gli effetti devastanti di una ideologia folle che drammaticamente si ripalesa in alcune formazioni politiche in Europa. Siamo onorati di ospitare questa mostra condividendo con Castelnuovo,  concittadini deportati in quella fabbrica di morte. Nessuno mai dovrebbe calpestare la dignità umana.” La mostra sarà visitabile nell’atrio del Municipio di Collegno fino al 15 febbraio.

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