Casa Amica, la residenza per anziani di Chiomonte, inaugura la stanza degli abbracci

Casa Amica Chiomonte

CHIOMONTE – Casa Amica, la residenza per anziani di Chiomonte, inaugura in questi giorni la stanza degli abbracci. Una soluzione ottimale per poter permettere agli ospiti e ai loro famigliari di riabbracciarsi dopo mesi di distacco forzato a causa dell’emergenza sanitaria in corso. La stanza degli abbracci consente gli incontri in totale sicurezza anche in tempo di Covid-19. È stata collocata all’interno della residenza, in modo che sia sempre riscaldata anche nei mesi invernali. L’interno di questa struttura autoportante è diviso in due ambienti, separati da una membrana di plastica a tenuta stagna. In questo modo non può avvenire nessuna trasmissione di batteri e virus. Nella parete divisoria trasparente poi sono ricavati due manicotti, dove l’anziano da una parte e il parente dall’altra possono infilare il braccio per potersi finalmente riabbracciare.

L’EMOZIONE DEI PRIMI INCONTRI

Oggi sono avvenuti i primi incontri, davvero emozionanti. – ci dice la direttrice di Casa Amica a Chiomonte – Dopo mesi finalmente i primi abbracci. La stanza è un progetto a cui lavoriamo dall’autunno. Fortunatamente da circa un mese la situazione si è normalizzata, in struttura non abbiamo più casi di positività. Inoltre sono stati avviati i vaccini anti Covid sugli ospiti e sul personale. Il 2020 è stato un anno complicato: fin dalla primavera abbiamo adottato tutte le attenzioni e le protezioni del caso, predisponendo zone di isolamento e zone pulite. Si è arrivati indenni fino a novembre inoltrato quando il virus ha colpito anche la nostra residenza. Abbiamo cercato di sostituire tempestivamente il personale assente per malattia, certo con alcune difficoltà. In particolare per quanto riguarda il personale infermieristico, ma questo tristemente accomuna moltissime realtà come la nostra. Abbiamo anche intensificato l’esecuzione dei tamponi, sia sugli ospiti che sugli operatori, giungendo ad effettuare tamponi agli ospiti ogni 3-4 giorni e agli operatori ogni 7. Così da intervenire tempestivamente sia ad adottare gli opportuni accorgimenti che ad avviare cure specifiche. Oggi la stanza degli abbracci è un altro passo avanti, in attesa di un auspicato ritorno alla normalità”.

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