A Bussoleno un Carnevale che colora il paese

BUSSOLENO ā€“ Ritorna come tutti gli anni la sfilata dei gruppi mascherati e dei carri di Carnevale che oggi pomeriggio ha colorato il centro al paese. Lā€™appuntamento, organizzato dalla Pro Loco di Bussoleno, ha divertito grandi e piccini. Una festa fatta di costumi, maschere, allegria, coriandoli e immancabili scherzi. Il pomeriggio ĆØ iniziato verso le 14.30 con la tradizionale sfilata per le vie del paese accompagnata da un folto pubblico e da una musica coinvolgente. In particolare le note della Banda Musicale di Meana e della Filarmonica di Bussoleno in versione “Kung Fu Banda”. Al termine un momento goloso: distribuzione di bugie, cioccolata calda e vin brulĆ© per tutti. LaĀ giornata di festa ĆØ proseguita allā€™interno del Polivalente. Spazio allā€™arte circense, con uno spettacolo di acrobazia, equilibrismo, giocoleria e magia in compagnia degli artisti del Circo Peppino Medini. Tra questi i fratelli Cristian e Davide Medini, che si sono esibiti davanti a Papa Francesco e hanno partecipato allā€™edizione 2016 della trasmissione televisiva ā€œTu si che valesā€.

BUSSOLENO E IL CARNEVALE

Anche a Bussoleno si festeggiano il giovedƬ e il martedƬ grasso. Ma da dove arriva questa tradizione? Secondo la piĆ¹ accreditata interpretazione la parola ‘carnevale’ deriverebbe dal latino carnem levare (“eliminare la carne”), poichĆ© indicava il banchetto che si teneva l’ultimo giorno di Carnevale (MartedƬ grasso), subito prima del periodo di astinenza e digiuno della Quaresima. In alternativa si ĆØ ipotizzato che il termine possa invece aver tratto origine dall’espressione latina carne levamen (avente l’analogo significato di “eliminazione della carne”), oppure dalla parola carnualia (“giochi campagnoli”) o ancora dalla locuzione carrus navalis (“nave su ruote”, quale esempio di carro carnevalesco)[7] se non addirittura da currus navalis (“corteo navale”), usanza di origine pagana e occasionalmente sopravvissuta fino al XVIII secolo tra i festeggiamenti del periodo. Le prime testimonianze dell’uso del vocabolo “carnevale” (detto anche “carnevalo”) vengono dai testi del giullare Matazone da Caligano alla fine del XIII secolo e del novelliere Giovanni Sercambi verso il 1400.

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