RIVOLI – Serviranno al Pronto Soccorso e alla Cardiologia dell’ospedale di Rivoli i due monitor defibrillatori Rescue Life. Questa mattina Progetti Medical ha deciso di donare all’Asl To3, rafforzando la collaborazione in atto da anni con l’azienda sanitaria. I due nuovi monitor defibrillatori sono macchinari all’avanguardia, dal valore complessivo di oltre 20.000 euro, e fra i modelli più avanzati nel suo genere: andranno a sostituire gli apparecchi che la stessa ditta donò nel 2014 all’ospedale di Rivoli, aggiornando così il livello tecnologico a disposizione quotidianamente degli operatori.
DUE DEFIBRILLATORI
Sono defibrillatori professionali – dunque destinati all’utilizzo solo da parte del personale sanitario – dotati di batteria al litio della durata di 5 ore e di monitor multiparametrici che controllano le funzioni vitali dei pazienti e, in caso di arresto cardiaco o fibrillazione ventricolare, ristabiliscono una condizione cardiaca stazionaria attraverso l’emissione di stimolazioni elettriche. Possono essere usati anche su pazienti pediatrici. Sono inoltre dotati di strumenti per l’esecuzione dell’elettrocardiogramma e per la lettura completa di 12 derivazioni elettrocardiografiche. I dati rilevati vengono elaborati, salvati e possono essere stampati.
DUE NUOVI MONITOR DEFIBRILLATORI
“Donare oggi due nuovi monitor defibrillatori, frutto della tecnologia e dell’innovazione italiana e piemontese, segna la nostra attenzione e l’attaccamento al nostro territorio e alle strutture di eccellenza come l’ospedale di Rivoli – spiega il general manager di Progetti Medical, Ivan Mangone -. Questi importanti strumenti permetteranno di garantire un sempre più attento e scrupoloso servizio ai pazienti. Siamo doppiamente felici perché queste iniziative servono ad aumentare le collaborazioni costruttive tra aziende pubbliche e imprese private del territorio. Volte ad aumentare la qualità dei servizi erogati alla popolazione. Lo diciamo come unici produttori italiani di defibrillatori ma, soprattutto, come semplici cittadini”.