Ad Almese il ricetto di San Mauro torna al Medioevo

ALMESE –  Ad Almese il ricetto di San Mauro torna al Medioevo. Sabato 21 e domenica 22 maggio si terrà la manifestazione “San Mauro Medievale”. L’idea nasce dallo sforzo congiunto del Comune di Almese e dell’Associazione Vox Condoviae, che da anni opera nel campo delle rievocazioni medioevali. La manifestazione si prefigge come scopo la valorizzazione del patrimonio storico e culturale del comune di Almese attraverso la creazione di un evento, con cadenza annuale, che promuova il ricetto di San Mauro come icona della storia del territorio locale. Si intende raggiungere questi scopi attraverso un evento che avverrà su due giornate. La prima sarà focalizzata sulla componente sportiva e torneistica della scherma medioevale. La seconda invece si concentrerà sulla rievocazione storica vera e propria.

LA MANIFESTAZIONE

La manifestazione sul Medioevo di Almese si prefigge di contestualizzare gli eventi che ebbero luogo nel ricetto di San Mauro. Allora era un castrum, con quelli dell’ampio panorama del Medioevo italiano. Queste informazioni si vogliono fornire al pubblico non solo attraverso delle visite guidate, che si terranno durante lo svolgimento della manifestazione, ma anche attraverso la rievocazione di una battagliaa cura di figuranti in costume. Il ricetto di San Mauro oggi comprende, oltre ai locali comunali, diverse abitazioni private che ben si prestano da sfondo alla manifestazione. I locali della Torre ospitano periodicamente delle mostre di artisti contemporanei, del territorio e non.

AMBIENTAZIONE STORICA – 

Il borgo di San Mauro rappresentava il centro di amministrazione dei terreni appartenenti all’Abbazia di San Giusto di Susa, allo sbocco della Valle di Susa. Nei primi mesi dell’anno 1368, la compagnia di ventura inglese di William Boson, assoldata da Filippo II D’Acaja nel tentativo di riconquistare il diritto sulla signoria del Piemonte, compiva scorrerie nel territorio valsusino. La manifestazione vuole rievocare una battaglia tra la compagnia di ventura inglese e le forze di difesa del castelletto dell’abate di San Mauro. A difesa del castelletto vi erano uomini d’arme al soldo, milizie dell’abate, milizie dei comuni limitrofi quali Villar Dora (allora Villaralmese) e Rubiana, che, sotto il comando del loro castellano, dovevano, quando convocate, rispondere alla chiamata dell’abate, come stabilito nello IusProprium del 1311. Gli uomini al servizio di Filippo II non riusciranno mai ad impadronirsi del castelletto, e verranno definitivamente sconfitti a Fossano nell’agosto dello stesso anno da Amedeo VI detto il Conte Verde.

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