Giaveno: commemorazione dei partigiani della Divisione Campana

Giaveno Partigiani Valsangone

GIAVENO – Si è tenuta stamattina alle ore 9.15 presso il Cimitero Monumentale di Giaveno le commemorazione dei caduti della Divisione Campana. Gli uomini che hanno contribuito a liberare le nostre terre durante la Seconda Guerra Mondiale. Alla manifestazione erano presenti l’Amministrazione comunale giavenese. Il sindaco di Coazze Mario Ronco, l’Amministrazione di Valgioie. Anche Stefano Tizzani in rappresentanza del Gruppo ANA Giaveno-Valsagone e come consigliere comunale.

CON L’ANPI

Al sindaco coazzese non è sfuggita la presenza di pochi giovani alla manifestazione. “Come ogni anno ci ritroviamo a ricordare tutti coloro che hanno combattuto per le nostre valli i quali ci hanno dato la possibilità di vivere senza oppressori nelle nostre terre. –ha detto il primo cittadino – Dispiace molto che a ricordare i caduti siano solo adulti, sarebbe bello ci fossero anche molti giovani qui oggi con noi. A Coazze noi facciamo scrivere ogni anno agli alunni di terza media un tema sulla vita dei loro nonni o bisnonni partigiani. Sarebbe bello se si riuscisse organizzare un’iniziativa del anche i giovani. Di ciò che è successo in passato e del perché ricordiamo ancora oggi questi eroi”.

I CADUTI

Innanzi tutto porto i saluti del sindaco e dell’amministrazione comunale. Ringrazio le autorità militari, religiose e civili, l’ANPI Giaveno Val Sangone. I familiari e parenti presenti per aver preso parte a questa commemorazione. E’ opportuno e doveroso rendere omaggio e ricordare qui al monumento della Divisione Campana. Coloro che nella lotta partigiana hanno creduto e nel sacrificio della perdita della propria vita hanno ricercato e riconquistato i valori di libertà e di democrazia, per assicurare pace al paese.

Ma questa occasione non è soltanto il giorno delle rimembranze e del  ringraziamento, ma deve essere anche quello della riflessione per fare in modo che  il passato e la storia, ci sia d’insegnamento per il presente e per il futuro. Anche se credo che il silenzio meglio  di tante parole riesce ad esprimere più degnamente ed intensamente la commemorazione che stiamo celebrando. Sono alti i sentimenti che ci hanno portato ad essere presenti presso questo Ossario, qui sono tumulati il comandante Giulio Nicoletta che fu a capo della 43ma Divisione Sergio De Vitis, il marchese Felice Cordero di Pamparato comandante della banda e poi Brigata Campana e Guido Usseglio Mattiet comandante della  Divisione Campana e altri che lottarono per darci un mondo diverso e migliore.

Loro come tutti i martiri per la libertà sono e devono essere il ricordo perenne per cui la loro e la nostra vita sono il bene prezioso che speso per la patria deve accomunarci come fratelli e non dividerci neanche se il fratello ha un colore diverso dal nostro“.