A Giaglione la danza degli Spadonari per la festa di San Vincenzo

GIAGLIONE – A Giaglione la danza degli Spadonari per San Vincenzo.

LA DANZA DEGLI SPADONARI DI GIAGLIONE PER LA FESTA DI SAN VINCENZO

Un antico rito che riporta alla memoria cerimonie propiziatorie per la fertilità della terra e la protezione da carestie ed epidemie: questo in sostanza il significato della danza degli Spadonari, che si tiene in occasione della festa patronale di San Vincenzo, protettore dei vignaioli, che si celebra il 22 gennaio e nella domenica successiva a Giaglione. La danza delle spade è collegata alla presenza del Bran, un tronco di cono in legno, ornato con nastri, fiocchi, fiori e frutti, dentro al quale viene posto il pane benedetto. La danza prevede movimenti e figure riconducibili agli antichi cerimoniali celtici per invocare la fertilità dei campi, così come i costumi e i copricapi adorni di nastri e fiori colorati. Per tradizione, durante la Messa del giorno di San Vincenzo si tiene una processione intorno alla chiesa e gli Spadonari scortano il reliquiario e la statua del Santo patrono, accompagnati dai rappresentanti delle associazioni locali, dalle autorità civili e dai membri della confraternita maschile.

LA FESTA

Al termine della Messa, sul sagrato della chiesa, gli Spadonari eseguono alcune danze. Ma la Festa di San Vincenzo a Giaglione non è solo la sfilata tradizionale: ci sono presentazioni di libri, spettacoli teatrali, Messe, le esibizioni degli Spadonari e i concerti, che oggi rientrano nell’ambito del progetto Riti Alpini Valsusa. Tutti gli attori della festa di San Vincenzo, ovvero le Priore, la Portatrice del Bran, gli Spadonari, la Confraternita, la banda musicale e il Consiglio comunale, hanno un ruolo e una posizione ben definiti nel rito, a partire dalla disposizione nei banchi della chiesa parrocchiale, parati a festa per l’occasione. Le Priore siedono nei primi due, dinnanzi all’altare, della navata destra: nel giorno di San Vincenzo la Priora omonima, la festeggiata, con la sua compagna si sistemano dinnanzi a tutte. Nel giorno dell’Ottava di San Vincenzo è invece la coppia delle giovani a occupare il posto d’onore: alla più giovane delle due spetta solennizzare la giornata. Come ci hanno raccontato le signore giaglionesi che ricoprono quest’anno l’importante ruolo sociale e tradizionale, “le Priore rappresentano la comunità locale e si dedicano alle persone più bisognose di essere aiutate. Svolgiamo anche qualche lavoro per mettere in ordine e abbellire la chiesa parrocchiale e organizziamo i festeggiamenti”. Gli scialli indossati dalle Priore sono ereditati in famiglia dalle nonne e bisnonne e sono motivo di orgoglio, perché simboleggiano un compito assolto con il cuore e desiderato sin da bambine.

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