A Cesana Torinese nel cimitero di guerra i caduti della Battaglia delle Alpi

cimitero cesana

CESANA TORINESE – A Cesana Torinese nel cimitero di guerra i caduti della Battaglia delle Alpi.

di MAURO MINOLA

IL CIMITERO DI GUERRA DI CESANA TORINESE

Non sono molti i monumenti e i ricordi dedicati agli oltre 600 Caduti della breve Battaglia delle Alpi del giugno 1940. Quelli che loro malgrado furono i primi Caduti italiani della Seconda Guerra mondiale. Cesana Torinese ne conserva due: uno è il monumento dedicato alla 515a Batteria Chaberton, attorno al quale ogni anno a giugno c’è la commemorazione a cura dell’Associazione 515ª Batteria Monte Chaberton; l’altro è, all’interno del cimitero di Cesana, la sezione del cimitero di guerra, dove molti soldati e artiglieri delle divisioni Assietta, Legnano e Sforzesca, caduti  sui Monti della Luna, tra lo Chenaillet, la Rocca Clarì e lo Chaberton riposano da più di 80 anni.

IL CAMPO SANTO DEL 1940

La sezione militare del cimitero di Cesana Torinese fu allestita in tutta fretta proprio nei giorni della guerra del 1940, per un’idea del generale Mario Vercellino, comandante dell’Armata del Po, che, passando da Cesana, si accorse che erano in corso dei lavori per l’ampliamento del locale camposanto. Ottenuto in giornata il benestare del podestà del paese, che tra l’altro era sfollato, assieme a tutta l’amministrazione comunale, il generale requisì il terreno accanto al camposanto e mise sedici uomini a disposizione del custode Giuseppe Gay, per approntare il campo provvisorio di sepoltura dei soldati caduti sul fronte alpino. Purtroppo già la sera del giorno in cui iniziarono i lavori arrivarono le prime spoglie.

NOVE ARTIGLIERI CADUTI IN BATTAGLIA

Vi furono sepolti anche nove artiglieri della Batteria Chaberton, tumulati qui dall’autunno del 1941. Contrariamente a quanto alcuni credono, il cimitero di guerra non è abbandonato a se stesso. Gli alpini in servizio della 34ª compagnia di Oulx (Terzo Reggimento alpini), in occasione della ricorrenza dei Defunti (2 novembre) puliscono e sistemano la sezione militare, anche definita  “Ossario”. Inoltre il gruppo di Cesana dell’ANA e gli artiglieri dell’Associazione Veterani della 40ª Batteria Susa d’Fer, a giugno di ogni anno, durante l’annuale raduno, puliscono e curano a loro volta le croci bianche che segnano le povere sepolture. I due sodalizi, in collaborazione con l’Associazione 515ª Batteria Monte Chaberton, commemorano i Caduti con gli onori militari del picchetto armato e la posa di una corona presso l’ingresso, dove vi sono le lapidi a ricordo di ciascuno.

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