Caselette: trovata una razza di tartaruga sotto il Monte Musinè

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CASELETTE – Trovata nei laghetti di Caselette una razza di tartaruga sotto il Monte MusinèLa si credeva se non estinta comunque rarissima e invece vive alle porte di Torino. E’ la testuggine palustre autoctona Emys orbicularis. E’ stata trovata una consistente popolazione nella zona del monte Musinè e dei Laghi di Caselette, nell’ambito dei monitoraggi che la Direzione sistemi naturali della Città Metropolitana di Torino.  L’Emys orbicularis è molto rara ed è protetta dalla Direttiva Habitat dell’Unione Europea. In Piemonte erano noti solo altri tre siti in cui è presente, di cui due nel Vercellese e uno nel Parco naturale dei Laghi di Avigliana. La specie, un tempo abbondante in molte aree umide, ha subìto un forte declino a causa di molteplici fattori. La distruzione degli habitat elettivi, l’inquinamento delle acque, l’introduzione di specie alloctone e il prelievo indiscriminato da parte dell’uomo.

UNA SPECIE A RISCHIO IN TUTTA EUROPA

La tartaruga preferisce acque tranquille, con fondale fangoso. La si trova in stagni, fossati, paludi, fiumi e canali, in zone ricche di vegetazione acquatica e dove la corrente dell’acqua è più lenta. Vive anche nelle acque salmastre, come ad esempio le foci dei fiumi e le lagune costiere. È possibile trovarla anche in ambienti artificiali, come canali di irrigazione, laghetti nei parchi cittadini e in ogni habitat favorevole. Lo spazio vitale individuale varia dai 600 ai 1600 metri quadrati. Rispetto alle femmine i maschi hanno esigenze di spazio minori. Le femmine sono sempre più grandi dei maschi: in media 20-22 centimetri contro 15-18. Il piastrone, o scudo ventrale, è composto da dodici elementi, ha un colore giallo sabbia uniforme con scarse venature più scure. Lo scudo dorsale, o carapace, è collegato con il piastrone attraverso legamenti cartilaginei che favoriscono la mobilità di entrambe le parti, è ricoperto da 5 placche vertebrali, 8 costali e 25 marginali, delle quali una nucale e due caudali.

LA TARTARUGA

Il carapace è appiattito e ovale, con un colore di fondo molto variabile, che va dal marrone oliva al verde scuro, fino al nero. Negli esemplari giovani sul carapace è presente una carena centrale che poi scompare completamente con la crescita. Il colore della pelle, della testa e degli arti va anch’esso dal giallo al verde scuro. Anche sulla pelle sono presenti punteggiature gialle. Le dita sono provviste di unghie e collegate tramite una membrana interdigitale. La specie è caratterizzata da una coda piuttosto lunga, che in entrambi i sessi è provvista di un’unghia terminale. La coda negli esemplari adulti misura circa la metà della lunghezza complessiva dell’animale. Le principali differenze tra le varie sottospecie di Emys orbicularis riguardano le dimensioni, la forma e la colorazione del carapace. In Italia gli esemplari di dimensioni maggiori provengono dalla pianura padana e hanno un colore verde scuro e il carapace bombato.