CHIOMONTE – Cantiere TAV e Polizia. Dopo la notte al cantiere TAV, con la presenza degli attivisti, sono arrivari alla Polizia diverdi nessaggi di solidarietà. Duecento ragazzi dell’annuale “Campeggio studentesco NoTav” sono arrivati alle recinzioni del cantiere della linea ferroviaria TAV Torino-Lione. Il gruppo è andato in violazione dell’ordinanza prefettizia, dell’area di interesse strategico nazionale di Chiomonte. Prima si sono assiepati a ridosso della cancellata metallica, poi hanno appiccato degli incendi. niziato ad ammassare legname, pedane in legno e altro materiale infiammabile, provocando fiamme alte circa quattro metri.
SCONTRI AL CANTIERE TAV
“Esprimo la vicinanza dell’Uncem, dei Colleghi Amministratori, mia personale ai Sindaci della Val di Susa dove la notte scorsa sono avvenuti gli scontri al cantiere della TAV. – così Marco Bussone, Presidente nazionale Uncem- Uncem è vicina alle forze dell’ordine. Manifestare è legittimo se non danneggia territori e comunità, versanti e beni comuni, creando ennesimi problemi di sicurezza sul territorio. Distruggendo e minando percorsi di sviluppo. Ancora una volta si sono superati di molto i livelli di integrità e di democratica partecipazione. I Sindaci sono purtroppo nuovamente al centro di una situazione complessa e grave che le Istituzioni centrali devono impegnarsi a risolvere. Ho scritto al Sindaco di Chiomonte Roberto Garbati confermando tutta la disponibilità di Uncem per qualsiasi necessità e progettualità che quei Comuni vogliano mettere in atto“.
VIOLENZA IN VALSUSA INTOLLERABILE
“Esprimo la mia solodarietá alle forze dell’ordine per l’ennesimo atto di violenza subito ad opera dei NoTav in Valsusa. Si tratta di un attacco intollerabile che va punito severamente. Non si puó permettere che una minoranza di delinquenti continui a minacciare una vallata per i propri biechi interessi. Ancora più grave è il silenzio dei rappresentanti di Governo del M5S. Un questo atteggiamento, certificano di essere totalmente inadatti a ricoprire ruoli istituzionali. Avessero un minimo di dignità si dimetterebbero”. Ad affermarlo in una nota il deputato di Forza Italia Paolo Zangrillo, coordinatore regionale degli azzurri in Piemonte.