25 luglio 1943: nella riunione del Gran consiglio del fascismo cade dal potere Benito Mussolini

ROMA – Con caduta del fascismo indicata anche come 25 luglio 1943 o semplicemente 25 luglio ci si riferisce a una serie di avvenimenti che si susseguirono in Italia dalla primavera del 1943, culminando nella riunione del Gran consiglio del fascismo del 24 luglio al termine della quale venne decisa la deposizione di Benito Mussolini. Gli eventi furono il risultato di manovre politiche parallele avviate dal gerarca Dino Grandi e dal re Vittorio Emanuele III, il cui esito finale fu la caduta del governo fascista dopo quasi ventuno anni, l’arresto di Mussolini e la conseguente nomina da parte del re di un nuovo capo del governo nel maresciallo dell’esercito Pietro Badoglio.

IL VOTO

La riunione del massimo organo collegiale del fascismo iniziò alle 17:15 del 24 luglio. La votazione sull’ordine del giorno presentato da Dino Grandi, che prevedeva la sfiducia a Mussolini, avvenne alle 2:30 del 25 luglio: 19 votarono a favore, 7 furono contrari, 1 si astenne. Gli ordini del giorno erano a firma di Grandi; Farinacci; Scorza. Dopo che il primo fu accolto, Mussolini dispose di non mettere ai voti gli altri due. Anche se non esiste il verbale ufficiale dell’assemblea, il testo completo e l’originale dell’ordine del giorno Grandi furono pubblicati nel 1965 dalla rivista «Epoca». Grazie al ritrovamento dei documenti conservati da Nicola De Cesare, segretario personale di Mussolini.

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