Vittorio Sgarbi a Giaveno per presentare le opere dell’artista Lorenzo Alessandri

Vittorio SgarbiVittorio Sgarbi

GIAVENO – Il Museo Lorenzo Alessandri di Giaveno si arricchisce di opere racchiuse nel fondo che prende il nome di “Donazione Dina Foppa”. A Lorenzo Alessandri, un controverso artista locale, è dedicato il museo cittadino, voluto dall’allora sindaco Daniela Ruffino che presenta la raccolta di memorie e opere dell’artista. L’iniziativa partita dalla donazione dell’ex compagna del pittore, Dina Foppa, si amplia con sessanta opere messe a disposizione del Comune nello spazio espositivo via XX Settembre a Giaveno.

VITTORIO SBARGI PER L’ARTE DI ALESSANDRI

Domenica 12 maggio sarà inaugurata a Giaveno la mostra delle opere del fondo, visitabile presso il Museo Lorenzo Alessandri,  a cura di Concetta Leto e l’allestimento di Alessandro Fassetta. Sarà il vulcanico e celeberrimo critico d’arte Vittorio Sgarbi a introdurre l’arte di Alessandri nelle opere che costituiscono un vero tesoro d’arte moderna in Valsangone. Per i curiosi e gli appassionati la mostra allestita nel Museo Alessandri sarà visitabile dal 13 al 19 maggio.

L’ARTE

I suoi primi anni d’infanzia sono narrati nella raccolta di memorie ‘Zorobabel’: completamente autodidatta, a 13 anni Alessandri iniziò a incidere il linoleum, mentre due anni più tardi dipinse il suo primo quadro a olio. Sul finire della Seconda guerra mondiale aprì il suo primo studio, chiamato la Soffitta macabra. Nell’immediato dopoguerra Alessandri perfezionò lo studio dal vero dal maestro del carboncino Giovanni Guarlotti, che però rifiutò di insegnargli l’uso del colore. È proprio in questo periodo che Alessandri creò personaggi fantastici a china, conosciuti come i pascal.

LA PITTURA

Nel 1954 fondò il piccolo periodico La Candela, sul quale pubblicò lavori di entrambi i generi, china e carboncino, e le sue prime acqueforti. Perfezionò una suo caratteristico gusto del colore, con pennellate e tecniche diverse, realizzando su masonite molti nudi al naturale, ritratti e paesaggi notturni. Dal 1959 disegnò soprattutto le bambole. Nel 1964 lanciò l’idea di una corrente artistica che si opponeva alle neoavanguardie unendo fantasia e surrealismo e fondando l’omonima rivista Surfanta. Del gruppo facevano parte: Abacuc (Silvano Gilardi), Lamberto Camerini, Enrico Colombotto Rosso, Giovanni Macciotta, Mario Molinari e Raffaele Ponte Corvo. Il movimento, pur sciogliendosi nel 1972, fu con tenacia divulgato da Alessandri che sino alla morte sentirà la sua appartenenza Surfanta (inizialmente da SURrealismo e FANTAsia, poi da SUbcosciente Reale FANTastica Arte).

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