Visure online: dove e come richiederle

Le visure sono procedure tecniche di ricerca dati all’interno di un archivio pubblico. Possono essere richieste da qualunque soggetto (pubblico o privato) abbia interesse ad accedere alle informazioni registrate in archivio. Il contenuto della visura, infatti, varia a seconda del pubblico registro all’interno del quale viene effettuata la ricerca; di conseguenza, cambia anche il contesto per cui può essere necessario inoltrare richiesta di visura. Con la progressiva digitalizzazione della burocrazia e delle pubbliche amministrazioni, procedure di questo tipo possono essere implementate quasi integralmente online, avvalendosi di appositi strumenti informatici. Le visure online, quindi, sono diventate una risorsa di uso comune, a disposizione dei cittadini e delle aziende che hanno bisogno di reperire dati e informazioni di vario tipo per specifici interessi o necessità.

A CHI FARE RICHIESTA DI VISURA ONLINE

Chi ha bisogno di eseguire una visura (il termine indica sia la ricerca in sé quanto il documento tecnico in cui sono riepilogati i risultati della procedura) ha due opzioni:
rivolgersi all’ente pubblico che gestisce l’archivio; in tal caso, è necessario utilizzare i tool e i software messi a disposizione dall’amministrazione per inoltrare la richiesta di visura. Il servizio ha solitamente un costo prestabilito, necessario a coprire le spese di segreteria e delle procedure di ricerca;
– affidarsi ad un portale specializzato che offre servizi digitali di questo tipo, come quelli disponibili all’indirizzo https://www.ivisura.it/. In tal caso, il costo del servizio dipende dalle tariffe applicate dall’operatore.

QUALI VISURE SI POSSONO OTTENRE ONLINE

Ci sono diversi tipi di visure online che possono essere richieste online e ottenute in formato digitale:
visura camerale: consente di verificare se un soggetto che esercita attività di impresa risulta iscritto al Registro delle Imprese. È possibile richiedere sia la visura ordinaria (anche in lingua inglese) che quella storia; la prima fornisce una sorta di istantanea dell’impresa al momento in cui viene viene effettuata la visura mentre la seconda riporta tutti gli eventi annotati nel Registro delle Imprese dalla fondazione dell’attività al momento di ricezione della richiesta di visura. All’interno di una visura camerale sono riportati i dati iscrizione dell’impresa: indirizzo, sede legale, PEC, domicilio digitale, codice fiscale o partita IVA, oggetto e capitale sociale, data di costituzione dell’impresa, numero e tipologia di addetti (se presenti), attività svolta, cariche amministrative, organi sociali, titolari e soci con relative quote, attestazioni e certificati. Il documento non ha però valore legale e non è opponibile a terzi; qualora sia necessario un documento con validità legale, è necessario richiedere un certificato camerale;
visura al PRA; la procedura viene effettuata all’interno del database del PRA, il Pubblico Registro Automobilistico tenuto dall’ACI (Automobile Club d’Italia), e serve a reperire tutti i dati identificativi di un veicolo. È possibile eseguire questo tipo di visura a partire dal numero di targa o da quello del telaio; dalla ricerca vengono estratti i seguenti dati: marca e modello del veicolo, motorizzazione (cilindri del motore, alimentazione, cilindrata e potenza) e classe ambientale. In aggiunta, è possibile rilevare la presenza di eventuali gravami (pignoramento, sequestro, denuncia di furto o fermo amministrativo). La visura al PRA è utile soprattutto nelle compravendite di veicoli usati tra privati;
visura catastale; la ricerca dei dati avviene all’interno del Catasto, ossia il pubblico registro dedicato agli immobili (terreni e fabbricati). Tramite visura catastale è possibile ottenere la planimetria di un edificio, verificarne la regolarità dal punto di vista tecnico e burocratico (con una visura ipotecaria o ipocatastale) e reperire tutti i dati identificativi di un qualsiasi immobile registrato negli archivi del Catasto. Fanno eccezione i beni che si trovano nei territori in cui vige il Catasto Tavolare, ossia le Province autonome di Trento e Bolzano e in alcuni comuni delle province di Udine, Vicenza e Brescia.