VALSANGONE – Un uomo di 23 anni è stato condannato a 4 anni di reclusione per violenza sessuale nei confronti delle sue nipotine e della sorellastra. La sentenza, emessa dal tribunale, prevede anche l’interdizione perpetua dai luoghi frequentati da minori e dalle scuole. Durante il processo, è emerso il grave disagio subito dalle bambine. Una delle insegnanti ha testimoniato che una delle vittime “ha sofferto molto perché voleva tornare a vivere a casa propria. Non capiva perché lei doveva vivere in comunità, anche se non aveva fatto niente di male“. La bambina, consapevole di quanto accaduto, ne aveva parlato apertamente con i compagni durante un’attività scolastica sull’affettività.
Violenza sessuale su due bambine in Valsangone
Vittime e imputato vivevano tutte nello stesso cascinale, in un punto isolato della Valsangone. In comunità, cercava di dare una spiegazione al comportamento dello zio, ipotizzando che “gli manca una fidanzata e guarda troppi film“. Il tribunale ha riconosciuto le attenuanti generiche all’imputato, ma ha anche disposto una provvisionale per le bambine: 8.000 euro per una e 5.000 per l’altra. L’avvocata delle parti civili, ha espresso soddisfazione per la sentenza, sottolineando la credibilità delle bambine nel raccontare gli abusi subiti. La difesa dell’imputato, che aveva chiesto l’assoluzione sostenendo l’assenza di prove, ha annunciato il ricorso in appello dopo aver letto le motivazioni della sentenza.
