Villa romana in Valsusa: riprendono le visite guidate ad Almese e Caselette

ALMESE – Riprendono le aperture delle villa romana in Valsusa di Almese e Caselette. Le visite guidate, che saranno condotte da un archeologo e dai volontari dell’associazione ArcA, prendono il via domenica 8 aprile con l’apertura del sito archeologico almesino dalle ore 14.30 alle 17.30 e termineranno domenica 28 ottobre. La villa di Caselette sarà aperta dal 15 aprile  fino al 14 ottobre con orario 15-18. Le visite permettono di conoscere la storia e le funzioni dei due siti nel contesto della romanità in Valsusa. Le due ville, entrambe risalenti al I secolo d.C., continuano a suscitare grande interesse, attirando visitatori provenienti da tutto il Piemonte e non solo. Dal 2008 la villa romana è inoltre sede degli stage estivi di educazione ambientale riservati ai ragazzi dal 15 ai 18 anni e meta di visite scolastiche.

LA VILLA ROMANA IN VALSUSA, DUE ESEMPI

Villa Roma in Valsusa. Alle pendici del monte Musinè verso la pianura torinese e la Valsusa, sono conservati due dei più importanti complessi residenziali extraurbani di epoca romana del Piemonte. Gli scavi archeologici, condotti a partire dal 1972 prima dall’università di Torino, poi dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici del Piemonte, hanno messo in luce due edifici. Diversi, legati al medesimo fenomeno di occupazione dei limiti occidentali del territorio di Augusta Taurinorum. Nei pressi della strada che conduceva ai principali valichi verso la Gallia e del confine tra Italia e provincia delle Alpi Cozie, con la sua capitale Susa.

LA VILLA ROMANA DI CASELETTE

La villa romana di Caselette è stata messa in luce soltanto in parte, a causa del differente stato di conservazione delle sue strutture. Si tratta, anche in questo caso, di una villa con funzioni residenziali. Costruita agli inizi dell’età imperiale (I secolo d.C.) e vissuta sino al collasso del sistema economico e politico romano (IV-V secolo d.C.). Per un dominus (o il suo procuratore) al centro di grandi proprietà terriere. Queste dovevano comprendere non solo le pendici montane, con i loro boschi e pascoli, ma anche porzioni di terreno pianeggiante. Il settore meglio conservato è quello settentrionale. Lì si dovevano concentrare gli ambienti residenziali e gli spazi di rappresentanza. Aperto verso il cortile sottostante con un colonnato in laterizio. Le strutture conservate appartengono allo zoccolo delle murature, realizzate in pietre legate con malta, mentre nella parte superiore dobbiamo immaginare un largo impiego di argilla cruda e legno. I pavimenti sono in battuto di malta con scaglie di opale. Alcuni degli ambienti individuati presentano tracce di impianti di riscaldamento a pavimento e piccole vasche, facendo pensare a un piccolo impianto termale.

L’ASSOCIAZIONE

L’associazione Ar.c.A, nata a luglio 2013, ha l’obiettivo di promuovere e valorizzare il patrimonio storico, culturale, artistico, archeologico e paesaggistico di Almese. L’associazione è stata creata da un gruppo di volontari, alcuni dei quali sono impegnati nella gestione delle visite guidate in Valsusa alla Villa Romana di Almese e alla Villa Romana di Caselette. Proprio dalla necessità di sviluppare e potenziare la valorizzazione del sito archeologico di Grange di Rivera, è nata l’esigenza di dar vita a un progetto. Per le risorse storiche, architettoniche e archeologiche almesine, rappresentate dalla villa romana. Poi dar vita a iniziative che ne favoriscano la fruizione, sia dal punto di vista delle visite guidate, sia da quello dell’organizzazione di eventi. L’associazione vuole inoltre promuovere iniziative che contribuiscano alla conoscenza della storia di Almese e Caselette e dei personaggi che vi hanno lasciato traccia. Nonché eventi che possono spaziare dall’arte alla musica, dalla letteratura alla società, dall’ambito locale della Valsusa.

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