Venaus: il magistrato Francesco Saverio Borelli cittadino onorario alla memoria

croce borelli

VEANUS – Venaus: il magistrato Francesco Saverio Borelli cittadino onorario alla memoria.

FRANCESCO SAVERIO BORELLI CITTADINO ONORARIO DI VENAUS

Il Comune di Venaus sabato 8 luglio in una solenne seduta del Consiglio Comunale, che si è svolta nella sala del centro d’incontri, ha conferito la Cittadinanza Onoraria alla memoria al magistrato Francesco Saverio Borelli. Spiega il sindaco Avernino Di Croce. “Francesco Saverio Borreli fu un grande magistrato con coscienza integra e libera, che ha portato avanti il proprio lavoro con imparzialità ed elevato senso del dovere, ricercando la verità e la giustizia, nonostante abbia suite insulti e calunnie di ogni colore politico, procedimenti disciplinari, ispezioni ministeriali e indagini penali. Questo riconoscimento è dato affinchè rimangano veramente incisi nella memoria e nella coscienza del cittadini e, in particolare, delle giovani generazioni, l’esempio, l’impegno e la dedizione profusi per l’affermazione del valori di giustizia e legalità, nello svo0imento encomiabile della sua funzione di magistrato, avendone noi un profondo senso di riconoscimento, soprattutto per l’attività svolta in periodo storicamente delicati del nostro Paese”.

IL MAGISTRATO

Nato nel 1930 a Napoli, dopo la laurea in giurisprudenza Borelli entrò in magistratura nel luglio 1955 come pubblico ministero. La sua carriera ultra quarantennale è legata soprattutto alla città di Milano. E’ nel capoluogo lombardo che nel 1983 divenne procuratore aggiunto, per poi essere nominato procuratore capo nel 1988. Dopo l’arresto di Mario Chiesa che nel febbraio 1992 diede avvio al ciclo di inchieste note come “Mani Pulite”, creò il famoso “pool” di magistrati incaricati di indagare esclusivamente sullo scandalo che segnò la fine della Prima Repubblica: una squadra composta da Antonio Di Pietro, Gherardo Colombo, Piercamillo Davigo, Ilda Boccassini e Francesco Greco, ora procuratore capo a Milano. Nel 1999 chiese e ottenne la nomina a capo della Procura Generale, incarico che mantenne per il successivo quadriennio.

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