Valsusa: grande etichetta dell’acqua minerale interessata ad uno stabilimento a Condove, nasce “La Saudia”

CONDOVE – Valsusa: grande etichetta dell’acqua minerale interessata ad uno stabilimento a Condove, nasce “La Saudia”.

A CONDOVE IN VALSUSA UNO STABILIMENTO DI ACQUA MINERALE?

Una grande etichetta dell’acqua minerale sembra interessata a rilevare la concessione di una sorgente sopra Condove, in borgata Mocchie, per poi produrre sotto il nome di “La Saudia”. Si tratta della trasformazione da sorgente a concessione di acque minerali e magari poi termali, in modo perpetuo. In sintesi, secondo uno studio non ancora presentato alle autorità comunali, si tratterebbe di convogliare l’acqua direttamente nella tubatura dell’attuale Centrale Idroelettrica dove avverrebbe anche l’imbottigliamento. Spiegano esperti del settore che in questo modo “il moto a centrifuga all’interno delle pale fornirebbe anche un certo tono gasato all’acqua in modo naturale“. “La Saudia” verrebbe così imbottigliata sia naturale, cioè senza gas, che gasata in modo semi-naturale.

Se l’operazione commerciale venisse definita al Comune di Condove andrebbero ingenti somme, difficile al momento quantificare quanti milioni di euro sarebbero riconosciuti, e una parte delle royalty di produzione. Inoltre, ma è una proposta ancora da valutare, ogni cittadino di Condove riceverebbe 100 litri di acqua ogni anno. Si registra dal mondo della ristorazione locale una positività rispetto alla notizia. Ad esempio lo Chef Sandro Ostorero del ristornate Phoenix dichiara. “Bene la produzione di acqua locale, io ho sempre guardato con attenzione ai prodotti a KM0. L’acqua della sorgete “La Saudia” sarebbe un bel biglietto da visita, comunque già ora se ne può approfittare facendo una bella passeggiata nei castagneti di Mocchie“.

PERCHÈ NON FARE ANCHE LE TERME?

Tra acque minerali e termali si può pensare ad una struttura. Un provvedimento che modifica la legge regionale del 1994 sulla ricerca e coltivazione delle acque minerali e termali, in attuazione del Codice dell’Ambiente, stabilisce la concessione per una durata massima di anni 20 a decorrere dall’anno di entrata in vigore del decreto legislativo. Il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e gli assessori regionali Marco Protopapa, Matteo Marnati, Vittoria Poggio a tal proposito hanno detto. “La Regione ha ritenuto opportuno provvedere ad un adeguamento dopo anni che non si era provveduto ad adempiere alle indicazioni legislative nazionali. Questo provvedimento offre nuove opportunità di sviluppo per il territorio e per il turismo locale delle aree termali in Piemonte”.

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