Valsusa: al Maffiotto di Condove, il ricordo dei partigiani fin su all’ospedale nella scuola di Valgravio

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CONDOVE – Partigiani in Valsusa: il ricordo a Condove. Si è svolto sabato 29 maggio in Borgata Maffiotto di Condove l’annuale ricordo dei partigiani morti in quella frazione di montagna. Una manifestazione vissuta nelle norme anti Covid, ma con una certa libertà. Presente il sindaco Jacopo Suppo, con parte della giunta e l’ANPI Condove-Caprie. Con loro il gruppo Alpini e l’Associazione Nazionale Combattenti e Reduci. Una presenza sentita e importante per la memoria storica del paese. Nella piazza c’è la lapide con i nomi dei Caduti così come su una casa, luogo di quelle tristi vicende. Quest’anno sarà anche l’occasione per raggiungere Borgata Valgravio dove nella locale scuola fu allestito un ospedale per i partigiani.

I PARTIGIANI

Sono segni del periodo storico legato alla lotta partigiana. A Maffiotto i partigiani della Valsusa si nascondevano, tra le case e le stalle dei contadini. Erano piccoli gruppi di partigiani che tentavano di sfuggire alle rappresaglie tedesche. Era il periodo tra la primavera del 1944 e l’aprile del 1945: la fine della Seconda Guerra Mondiale. Tra le vittime vi furono partigiani della 114ª Brigata Garibaldi. Erano Luigi Meneghetti, Antonino Romeo, Canio Cervellino e Giacomo Scaramuzzino. Poi Pietro Vayr, Ferdinando Gioberto, Mario Nurisso, Modesto, Stefano Guglielmetto ed Eugenio Bar vittime civili.

condove maffiotto

LA FRAZIONE

Maffiotto è sul costone sud occidentale di Rocca Patanua. Una frazione arroccata su di un ripido pendio ed in posizione panoramica sulla Bassa Valsusa. L’ultimo abitato al fine della strada che dal Condove porta alle borgate montane del Vallone del Torrente Gravio. Oggi Maffiotto è un piccolo agglomerato abitativo semivuoto e quasi abbandonato. Si vede ancora la vecchia scuola, muri cadenti, qualche casetta ristrutturata e forse abitata. C’è un’insegna che resiste al tempo, l’ex osteria del borgo. Ecco l’immagine di una madonna invecchiata tra le crepe di un muro e accompagnata da caratteri in cirillico ed il cimitero. Lì sono alcuni dei morti di guerra. Segni che ricordano come tanta gente vivesse di duro lavoro. Erano montanari che con grandi sacrifici restavano legati alla loro terra che pur sempre dava loro qualcosa per sopravvivere.

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