Uncem: “Le soprintendenze bloccano la transizione energetica e la transizione digitale”

TORINO – Le soprintendenze bloccano transizione energetica e la transizione digitale. Bussone di Uncem: “Il Presidente di Legambiente Stefano Ciafani ha ragione. Con le Soprintendenze che bloccano impianti energetici alimentati da fonti rinnovabili solo perché proposti su tetti di palazzi storici, piuttosto che su tetti di case di borghi. Seppur inglobati nei tetti e quasi invisibili, si va poco lontano. La spesa la fanno i territori, in particolare le aree rurali, oltre che le città. Gli esempi fatti da Ciafani rispetto all’eolico a Taranto o ai pannelli dell’Aula Paolo VI, che se fosse stata in Italia non sarebbero stati concessi, sono lampanti. E gravi. Ecco perché ho scritto al Ministro Cingolani e al Ministro Franceschini. In particolare a tutela di nuovi impianti nelle aree montane, fotovoltaici, solari termici, a biomasse forestali, eolici, idroelettrici, servono visione e pragmatismo. Anche delle Soprintendenze”.

LA TRANSIZIONE ECOLOGICA

Prosegue Marco Bussone, Presidente nazionale Uncem.“Non può esserci chi crede nella transizione ecologica, con progetti lungimiranti, efficaci, senza alcun impatto riconosciuti dalle Via regionali e nazionali. E chi invece punta sul continuo benaltrismo, sul paesaggio naturale a prescindere e in una campana di vetro. Senza riconoscere che il paesaggio è invece costruzione antropica che si stratifica nei secoli. Vale anche per i boschi. Tra blocchi e vincoli, le Soprintendenze frenano molte iniziative virtuose. Mentre il bosco aumenta, le Soprintendenze guidicano progetti forestali con tagli boschivi senza avere al loro interno un solo Dottore forestale”.

LUOGHI DA PRESERVARE

“Sappiamo che luoghi da preservare ve ne sono milioni in Italia, progetti migliori sono sempre possibili. Ma attenzione a non bloccare tutto tanto per bloccare solo perché si ha il potere autorizzativo. I Sindaci sono preoccupati. Anche perché le Soprintendenze hanno bloccato pure la transizione digitale. Hanno tenuto il potere per dire, esempio su tutti, se quel palo per inserire un ripetitore della telefonia mobile vicino al cimitero di Carrega Ligure si possa fare o meno. E hanno detto No. Tra lo stupore di Sindaci e cittadini, oltre che imprese. Sia chiaro, proteggiamo il paese da scempi, consumo di suolo, invasioni di cemento e acciaio. Ma non penalizzate, lo dico alle Soprintendenze, i territori in particolare rurali e montani che vogliono stare a pieno titolo nella transizione ecologica e digitale“. Lo afferma Marco Bussone, Presidente nazionale Uncem.

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