Ucraina: le scuole materne cattoliche pronte all’accoglienza dei profughi

ALMESE – “La preghiera sì. Ma adesso anche l’accoglienza”. È l’invito che la Fism, la Federazione italiana scuole materne – circa novemila realtà educative frequentate da cinquecentomila bambini in oltre la metà dei Comuni italiani – ha diffuso oggi dopo una convocazione dell’Ufficio di Presidenza. Unico intento, si legge in una nota, “dare un concreto aiuto ai profughi e ai loro bambini in arrivo dall’Ucraina in Italia, anche grazie alla presenza capillare e alla disponibilità che da decenni caratterizza la Fism, una realtà non profit in grado di dialogare sul territorio attraverso i suoi volontari e addetti direttamente con con le famiglie, ma anche i Comuni, le parrocchie, le istituzioni”.

LE SCUOLE

Le nostre scuole dell’infanzia potrebbero diventare delle oasi di serenità per i bambini ucraini e le famiglie dei nostri bimbi dei focolari di accoglienza per i loro genitori”, afferma ancora la Fism nazionale invitando le sue sedi regionali e provinciali ad organizzare subito “un monitoraggio delle disponibilità per mettere a disposizione posti scuola ma anche accoglienza familiare”, e ad attivarsi “in attesa delle disposizioni governative e degli organi territoriali” per “essere pronti in caso di necessità”. “Noi ci siamo! Il nostro specifico ‘mestiere’ è l’accoglienza e l’educazione. Dopo il momento della preghiera, sgorga dal cuore di ciascuno il desiderio di gesti di fraternità e di pace”, conclude la nota. Fism costituisce il 35% del servizio nazionale e il 75% delle scuole paritarie. Una presenza sparsa su tutto il territorio nazionale suddivisa fra scuole paritarie dell’infanzia (bambini 3-6 anni); 1.200 “sezioni primavera” (bambini 2-3 anni); 1.100 “servizi educativi per la prima infanzia” (asili nido, nidi integrati: bambini 0-3 anni).

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