IN REGIONE PER IL TUNNEL DEL FREJUS
TORINO –Ā Massimo impegno per migliorare i collegamenti tra Italia e Francia la cui fragilitĆ oggi rischia di avere ripercussioni importanti sulle attivitĆ produttive, sulla logistica e sulle esportazioni. Ć questo lāimpegno emerso dal tavolo Italia-Francia che si ĆØ svolto oggi al Grattacielo Piemonte alla presenza del vicepresidente del Consiglio e ministro degli Esteri Antonio Tajani, del presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, del presidente della Regione Valle dāAosta Renzo Testolin, del sindaco di Torino e della CittĆ metropolitana Stefano Lo Russo e in videocollegamento, del viceministro delle Infrastrutture Edoardo Rixi e dellāambasciatore di Francia in Italia Martin Briens.Ā Al centro del confronto le chiusure della ferrovia del Frejus a causa della frana che lāha interrotta ad agosto del 2023 per la sua manutenzione e messa in sicurezza.
IL PASSAGGIO PER LA FRANCIA
Al tavolo hanno partecipato i rappresentanti delle associazioni di categoria che hanno illustrato le ricadute in termini economici che derivano dalla perdurante chiusura della tratta ferroviaria verso la Francia e dei lavori di manutenzione del tunnel del Monte Bianco. Ā«Lo sviluppo dell’economia di tutto il Nord Ovest d’Italia dipende da questi collegamenti, vitali per Piemonte e Liguria e le vie di trasporto devono permetterci di valorizzare i nostri prodotti ā ha spiegato ilĀ ministro Tajani. āOggi, mi pare ci sia stato un cambio di passo: cāĆØ un messaggio positivo da parte francese e come Governo faremo di tutto per sostenere l’obiettivo trasporti efficaci, efficienti e tutelando l’ambiente. Abbiamo chiesto ai francesi di accelerare sulla riapertura del Frejus e ci hanno garantito che stanno facendo il massimo per il ripristino della circolazione e sul Monte Bianco abbiamo avuto segnali di grande attenzione: sono disponibili alla realizzazione di una seconda canna, cosa prima mai considerata in precedenza, con lāimpegno a riaprire il tunnel per le Feste di Natale per garantire ossigeno al turismo. Presto – conclude – a Nizza faremo una nuova riunione del tavolo binazionale del Trattato del Quirinale per procedere anche da punto di vista politico nello sviluppo delle politiche transfrontaliere”.