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giovedì, 5 Dicembre 2024

Trenta anni fa con “Le fortezze delle Alpi occidentali” usciva la monumentale opera sulle fortificazioni alpine

LE FORTEZZE DELLE ALPI OCCIDENTALI

EDITORIA Proprio trenta anni fa, nell’autunno 1994, con il primo volume de “Le fortezze delle Alpi occidentali”, usciva per i tipi dell’editore L’Arciere di Cuneo, la monumentale opera sulle fortificazioni delle Alpi. Gli autori erano Dario Gariglio e Mauro Minola, due studiosi e appassionati, che già da diversi anni percorrevano i sentieri delle vallate alpine alla ricerca dei segni lasciati dalla storia. Un lungo viaggio alla scoperta di un patrimonio eccezionale di fortezze grandi e piccole, dal forte di Exilles a quello di Fenestrelle, dal forte di Bard a quello di Vinadio e a quelli, pressoché sconosciuti al grande pubblico, dell’Esseillon in Savoia. Fortezze che in quel tempo versavano ancora in uno stato di completo abbandono. Anzi, proprio grazie al nuovo libro e al lavoro di tanti giovani volontari, nascevano le prime associazioni volte al recupero delle antiche mura.

GLI AUTORI

Ma i due autori non si limitarono alle grandi opere: percorsero ogni valle alpina alla scoperta anche delle medie e piccole strutture fortificate, al fine di fornire un quadro completo del vastissimo patrimonio storico e architettonico che giaceva pressoché abbandonato dalla fine del secondo conflitto mondiale. Ogni opera veniva descritta accuratamente in ogni particolare, dalle vicende storiche di cui fu protagonista, all’aspetto esterno e interno, con tanto di spiegazione tecnica sull’armamento e le artiglierie che aveva schierato. La carta vincente del testo, che conobbe nel giro di pochi mesi un grande successo editoriale, fu quello di non limitarsi solo alle fortezze delle valli alpine italiane, ma di estendersi anche a quelle delle contigue valli della Francia, dalla Savoia alla conca di Briançon, dal Queyras alle valli della Provenza, fino a giungere ai monti che circondano la Val Roya e Nizza. E poi, sempre sul versante italiano, la decisione degli autori di continuare sull’arco delle Alpi Liguri, fino al Colle di Cadibona, termine geografico delle Alpi.

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