AVIGLIANA – Trekking in Valsusa: successo del giro ad Avigliana alla scoperta del territorio.
AVIGLIANA: GRANDE SUCCESSO DELLA GITA
PiĆ¹ di 60 i partecipanti alla gita del 16 ottobre “Roc, pere e picapere” condotti come sempre dallāinfaticabile ed onnipresente Arnaldo Reviglio, che riesce con lāaiuto dei suoi validi collaboratori (oltre a quelli piĆ¹ avanti indicati sono da citare gli accompagnatori Giampiero Salomone del CAI GEB Torino e Claudio Ronzoni degli ecovolontari aviglianesi) a far conoscere le infinite risorse della sua Avigliana, cittĆ medioevale dal cuore verde. Come sempre ho voluto essere presente anchāio che ho portato il saluto del CAI TAM spostandomi in auto nei punti piĆ¹ raggiungibili (Piazza del Popolo, luogo di partenza e arrivo, area pic-nic del Lago Piccolo, Chiesa di SantāAgostino e saluto finale al rientro). Fa male al cuore, a causa delle mie patologie sempre piĆ¹ invalidanti, non poter piĆ¹ seguire il gruppo, anche se tanti ricordano le mie varianti avventurose e adrenaliniche di quando conducevo le gite.
LA CAMMINATA
Commoventi sono stati anche il canto alla sosta pranzo āSul rifugioā intonato da Roberta Maffiodo cui ha fatto seguito la lettura della poesia āOasiā tratta dal mio libro: āInsieme verso la luceā che ha commosso tutti i presenti, che hanno applaudito Roberta e fatto a me tante strette di mano per la mia presenza nonostante il precario stato di salute.
LA MADONNA DELLE GRAZIE
Poco dopo la visita alla Chiesa della Madonna delle Grazie (secolo XIV, giĆ della Santissima TrinitĆ e appartenente allāOrdine degli Umiliati) dove Silvio Amprino, presidente dellāAssociazione Amici di Avigliana (che questāanno compie 50 anni di attivitĆ e di importante presenza nella vita culturale della CittĆ ) ne ha illustrato la storia mettendo in evidenza quanto ivi contenuto (coro ligneo e quadri ex voto). Una breve visita storico-culturale durante il successivo tragitto ha consentito di ammirare la Torre dellāOrologio, la facciata e il campanile di San Giovanni, Piazza Conte Rosso, cuore del centro storico e lāesterno di Villa Cantamerlo. Si ĆØ poi saliti sulle pendici del Monte Pezzulano, con i ruderi del Castello sabaudo, dove sono stati illustrati i lavori effettuati nellāultimo decennio come il tratto attrezzato per superare il salto roccioso sul lato ovest e altri per mettere in luce reperti archeologici (bastioni, cisterna medioevale, ā¦), i sentieri circolari e lāacquedotto risalente al XIX secolo. Dopo il percorso naturalistico ha poi raggiunto lāaltura delleĀ Rocce Rosse dove, oltre ad ammirare il panorama, il giovane assessore, nonchĆ© geologo, Stefano Ditella ha illustrato la geomorfologia della Bassa Valle di Susa e lāorigine con le caratteristiche delle varie rocce della zona.
AL ROC ‘D PERA PIANA
Alla sosta seguente al Roc ād Pera Piana (Cit Cervin) Enrico Scagliotti, presidente CAI Almese ed ecovolontario aviglianese, ha illustrato i lavori effettuati recentemente per riportare il monolito allāantico splendore dei tempi di Giancarlo Grassi che, con amici e giovani aviglianesi dellāepoca, lāha piĆ¹ volte scalato e citato sui suoi scritti.
A poca distanza si ĆØ osservata la caratteristica formazione rocciosa di Pera Piana, āmontonataā in quanto levigata in seguito al ritiro dei ghiacciai; si ĆØ poi proseguiti per le pendici del Monte Capretto e raggiunta la Baia Grande. In seguito si ĆØ transitati sulle piste circumlacuali del Lago Grande e del Lago Piccolo, dove si ĆØ effettuata la pausa per il pranzo al sacco. Si ĆØ poi saliti sul versante aviglianese del Moncuni, dopo aver attraversato le borgate Sada e Olivero, percorrendo il Viol di Pla per raggiungere il Viulet (sentiero che collega Trana al Bal ād li Maschi), dopo una sosta fotografica presso il bel luogo panoramico in prossimitĆ del confine comunale, un bel tratto di bosco di roveri e castagni e una zona ricca di felci si ĆØ giunti alla radura prativa del Bal ād li Maschi, luogo che ha sollecitato molteplici fantasie popolari e leggende recuperate dalla memoria degli anziani.
I PERCORSI
Poco prima e dopo si sono percorsi tratti del sentiero dedicato nel 2013, a un anno dalla sua scomparsa, a Gianfranco Salotti, instancabile ambientalista, primo presidente del Parco dei Laghi di Avigliana e ultimo vice presidente dellāEnte medesimo: nellāoccasione del 10Ā° anniversario della dipartita, tramite la figlia Ilaria, sia al Bal di Maschi sia a Pera Luvera, si ĆØ cercato di far rivivere il suo pensiero, la sua visione profetica, la spiritualitĆ del camminare e il confronto aperto ma costruttivo (ad esempio la Via dei Pellegrini ĆØ nata e si ĆØ estesa grazie al suo intuito). Tra i due luoghi appena citati, si sono attraversate sia la zona dei āpicaperaā che ci ha ricordato la manualitĆ di ācavatoriāe scalpellini di un tempo sia la zona che potrebbe diventare un “boulder” in quanto sono presenti diversi massi erratici di ogni forma, altezza e dimensione (Pera ād le Masche con gli affiliati, Masso del Sentiero, lāimponente Pera Luvera, ā¦) giĆ valorizzati circa 50 anni fa da Giancarlo Grassi e recentemente ripuliti dalla vegetazione (sentieri e sassi) da parte degli Ecovolontari.
I SENTIERI
Attraverso i sentieri citati e alcuni raccordi si ĆØ raggiunto il centro urbano e poco prima del rientro si ĆØ avuta lāopportunitĆ di visitare, sul retro del complesso del Polo Sanitario, la Chiesa di SantāAgostino e il bosco del Monte Piocchetto (luoghi del cuore FAI 2020 con oltre 4500 voti) dove si ĆØ ritrovato il Presidente degli Amici di Avigliana che ha illustrato la storia del monastero giĆ degli Agostiniani e poi convento dei Gesuiti. Dopo 9 ore complessive tra camminate e soste, con 15 km. percorsi e circa 500 metri di dislivello, comprensivi dei vari saliscendi, il rientro con un corale ringraziamento dei presenti per la straordinaria giornata che ĆØ stata una scoperta continua di tesori preziosi di natura, arte e storia.
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