SANT’ANTONINO – Tempi di partenze e di arrivi: grandi novità nel servizio di Polizia Locale a Sant’Antonino.
NOVITÀ NEL SERVIZIO DI POLIZIA LOCALE A SANT’ANTONINO
Gabriella Giardino è andata in pensione a luglio ed è stata sostituita dal vigile Francesco Capozzolo, di 36 anni, con il diploma di ragioniere che, tra l’altro, ha appena finito il 92° corso di formazione per gli agenti della polizia locale organizzato dalla Regione Piemonte. Ma non solo: è stato anche assunto Christian Mennella, di 22 anni, diplomato in tele-comunicazioni informatiche il quale, invece, dovrà fare il corso nel prossimo anno. Gabriella ha iniziato a lavorare presso la scuola materna “Dorina Abegg” di Sant’Antonino per tre anni. Dopo la chiusura definitiva della sezione non statale passò a fare supplenze nelle scuole materne statali di Rivoli e Collegno (ora scuole dell’infanzia). Nel 1993 partecipò al concorso indetto da questo comune per un posto di educatore di asilo nido, dove venne assunta il 1 gennaio 1994. E qui vi lavorò per 17 anni; nel 2011 dopo il passaggio del nido alla gestione con le cooperative passò a lavorare come amministrativa nell’ufficio di polizia locale dove ha concluso la sua attività lavorativa.
I NUOVI VIGILI
I due nuovi vigili, insieme al comandante dott. Salvatore Urso, compongono un’ottima squadra che, insieme all’agente di polizia locale di Borgone Ivan Turbil, lavorano sul territorio di Sant’Antonino e Borgone, in forza di una convenzione che ha sempre funzionato bene. Infatti, la legge prevede che per ogni mille abitanti ci sia un agente, quindi la convenzione è funzionante anche per questo. Tra l’altro, dovrebbe essere il futuro dei servizi quello di associarsi. I comuni piccoli infatti hanno sempre notevoli difficoltà ad avere personale e gestire in forma associata molti servizi è una formula vincente. E’ l’idea solidaristica alla base del Conisa, ad esempio. Soddisfazione è stata espressa dal Sindaco Susanna Preacco, che ha dichiarato: “L’impegno del Comune sul piano assunzioni è stato notevole. Questo impegno si deve calare concretamente sulla realtà e sull’efficienza amministrativa più agile, flessibile e più pronta ad affrontare le sfide del domani. Il lavoro del vigile è sicuramente la sicurezza stradale, ma anche pratiche amministrative, notifiche giudiziarie e non, accertamenti anagrafici. Lavoro difficile perché occorre essere autorevoli, gentili ma nello stesso tempo determinati. Non ci resta che augurare loro buon lavoro“.
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