Buttigliera Alta: il progetto del restauro della “Cascina Ospedaletto” di Sant’Antonio di Ranverso

sant'antonio ranverso

BUTTIGLIERA ALTA – Buttigliera Alta: il progetto del restauro della “Cascina Ospedaletto” di Sant’Antonio di Ranverso.

LAVORI A SANT’ANTONIO DI RANVERSO

Il restauro e la riqualificazione funzionale di parte del complesso del “Cascina Ospedaletto” comprende una serie di edifici. Il progetto prevede interventi di restauro e risanamento sull’intero nucleo storico-artistico; si tratta quindi di un intervento con molteplici finalità, da un lato quella della riqualificazione degli spazi edificati e del restauro degli antichi edifici con il loro adeguamento alle nuove esigenze. Poi c’è la sistemazione delle parti pubbliche, dell’arredo urbano, del verde pubblico all’interno del recinto dell’antico ospedaletto e la realizzazione di parcheggi a servizio pubblico. Vediamo gli interventi. Per l’area dove insistono i fabbricati, è prevista una quasi totale pavimentazione in acciottolato, con un’attenzione particolare al cortile principale racchiuso tra la Cascina dell’Ospedaletto e la porta medievale. Nella pavimentazione sarà quindi incluso un duplice trattamento della superficie di calpestio che evidenzi le costruzioni antiche emerse in sede d’indagine archeologica. L’ampia area verde a Ovest dei fabbricati sarà in parte lasciata libera mantenendo la storica coltura a prato a taglio foraggero. Sull’asse pedonale orizzontale è prevista una piccola area attrezzata per eventuali colazioni all’aperto.

UN POSTEGGIO

Il nuovo parcheggio avrà 30 posti auto con relativa zona di sosta per gli autobus e piazzola attrezzata per i camper. E’ prevista la demolizione di alcuni dei fabbricati presenti all’interno del lotto, in considerazione del loro stato di abbandono e del degrado strutturale. Nel corpo di fabbrica più antico, situato al fondo dell’esistente cortile, verrà ubicata al piano terra l’area di accoglienza dei visitatori, l’office con la reception dell’ostello e i relativi spazi tecnici. I rimanenti locali del piano terra, debitamente restaurati, saranno destinati a sale espositive e di vendita di prodotti enogastronomici e agrituristici dell’area, mentre il piano superiore sarà destinato ad accogliere un alloggio di quattro ambienti riservato al personale che curerà la gestione del complesso alberghiero, con ingressi indipendenti rispetto ai percorsi pubblici di accesso. Nel fabbricato rurale adiacente alla predetta cascina verrà ubicato il ristorante, con capacità di 60 coperti disposti su due livelli; il livello superiore, soppalcato, ripropone le attuali suddivisioni altimetriche che caratterizzano l’edificio. A lato del ristorante un corpo di manica trasversale, coperto da un tetto in coppi accoglierà la nuova scala di comunicazione con il primo piano. Le strutture architettoniche monumentali riceveranno un restauro e un recupero funzionale di tipo filologico, esteso anche alle facciate dell’edificio monumentale antico e ai muri di cinta.

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