Alzi la mano chi, guardando la propria abitazione, non ha sognato almeno una volta di poter effettuare una necessaria, desiderata ristrutturazione e vi ha subito rinunciato ritenendola troppo costosa. Ora, invece, gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria possono godere di una detrazione fiscale del 50 per cento grazie al “bonus edilizia” prorogato per il 2017 dall’ultima Legge di Stabilità.
La manutenzione ordinaria sulle parti comuni
Gli interventi di manutenzione ordinaria sono ammessi all’agevolazione solo quando riguardano le parti comuni, ad esempio il suolo su cui sorge l’edificio, le fondazioni, i muri maestri, i tetti e i lastrici solari e le scale. Sono parti comuni anche i portoni d’ingresso, i vestiboli, i portici, i cortili, tutte le parti dell’edificio necessarie all’uso comune, i locali per la portineria e per l’alloggio del portiere, gli ascensori, i pozzi, le cisterne, le fognature e altro ancora .
Gli interventi di manutenzione ordinaria
Sono interventi di manutenzione ordinaria sulle parti comuni e perciò ammessi all’agevolazione a esempio le opere di riparazione, rinnovamento e sostituzione delle finiture degli edifici oppure quelle necessarie a integrare o mantenere in efficienza gli impianti tecnologici esistenti. Anche la sostituzione di pavimenti, infissi e serramenti, la tinteggiatura di pareti, soffitti, infissi interni ed esterni, il rifacimento di intonaci interni, l’impermeabilizzazione di tetti e terrazze, la verniciatura delle porte dei garage rientrano nella categoria delle manutenzioni ordinarie ammesse all’agevolazione. Le stesse opere sono sempre ammesse al beneficio della detrazione anche se entrano a far parte di un intervento più vasto, come la demolizione di tramezzature, la realizzazione di nuove mura divisorie e lo spostamento dei servizi.
La manutenzione straordinaria sulle parti comuni
Sono considerati interventi di manutenzione straordinaria sulle parti comuni – perciò ammessi all’agevolazione – a esempio le opere e le modifiche necessarie per rinnovare e sostituire parti anche strutturali degli edifici e per realizzare e integrare i servizi igienico/sanitari e tecnologici, sempre che non vadano a modificare la volumetria complessiva degli edifici e non comportino mutamenti delle destinazioni d’uso.
Gli interventi di manutenzione straordinaria
Rientrano tra gli interventi di manutenzione straordinaria anche quelli consistenti nel frazionamento o accorpamento delle unità immobiliari con esecuzione di opere, anche se comportano la variazione delle superfici delle singole unità immobiliari nonché del carico urbanistico, a condizione che non sia modificata la volumetria complessiva degli edifici e si mantenga l’originaria destinazione d’uso.
Esempi di manutenzione straordinaria:
- installazione di ascensori e scale di sicurezza
- realizzazione e miglioramento dei servizi igienici
- sostituzione di infissi esterni e serramenti o persiane con serrande e con
modifica di materiale o tipologia di infisso
- rifacimento di scale e rampe
- interventi finalizzati al risparmio energetico
- recinzione dell’area privata
- costruzione di scale interne
Interventi di adozione di misure antisismiche
Particolarmente importante in materia di interventi straordinari è l’adozione di misure antisismiche. Infatti la Legge di Bilancio 2017 ha previsto – oltre alla proroga delle detrazioni fino al 31 dicembre 2021 per le spese sostenute per interventi di adozione di misure antisismiche – nuove e più specifiche regole per poterne usufruire, differenziandole a seconda del risultato ottenuto con l’esecuzione dei lavori, della zona in cui si trova l’immobile e della tipologia di edificio. Più in particolare secondo la legge di bilancio 2017:
- l’agevolazione riguarda non soltanto gli edifici che si trovano nelle zone sismiche ad alta pericolosità (zone 1 e 2) ma anche quelli situati nelle zone a minor rischio (zona sismica 3).
- la detrazione può essere ripartita in 5 quote annuali e riguarda tutti gli immobili abitativi e non soltanto quelli adibiti ad abitazione principale o ad attività produttive.
Chi, quanto e quando
La detrazione spetta ad ogni Condomino in base alla quota millesimale. Al momento la misura della detrazione è il 50 per cento con un limite massimo di spesa di 96mila euro ammessa al beneficio. Dal 1° gennaio 2018 la detrazione tornerà alla misura ordinaria del 36 per cento e con il limite di 48mila euro per unità immobiliare.
La scelta giusta
Una volta certi di poter finalmente dare il via alla tanto desiderata ristrutturazione, il passo successivo sarà scegliere l’Impresa a cui affidare i lavori. Fra pagine web, volantini trovati in buca e informazioni di seconda mano, la decisione giusta potrebbe essere rivolgersi alla società Tecnofibra Costruzioni.
Perché scegliere Tecnofibra Costruzioni
La società Tecnofibra Costruzioni ha iniziato l’attività nel 1987 nel settore delle pavimentazioni civili ed industriali. Dal 1990 ha diversificato il proprio lavoro impegnandosi anche nell’edilizia e nella ristrutturazione di fabbricati civili con l’offerta di pacchetti “chiavi in mano” che comprendono:
- preventivi personalizzati che tengono conto del budget disponibile puntando sempre al miglior risultato
- progettazione dettagliata
- lavorazioni conformi ai requisiti richiesti nei capitolati d’appalto.
- rispetto assoluto dei tempi previsti e dei costi
- redazione delle pratiche necessarie
Si può quindi parlare a ragione di un servizio completo e garantito, frutto di un indiscusso know-how tecnico professionale.
Il link http://tecnofibracostruzioni.it/
http://info@tecnofibra costruzioni.it
Impresa Tecnofibra Costruzioni S.r.l.

Con Tecnofibra costruzioni è possibile