Musica e cinema all’Istituto Musicale Rivolese

RIVOLI – Si chiude con un’entusiasmante serata l’anno scolastico 2016-17 per l’Istituto musicale “Giorgio Balmas” di Rivoli che domenica 11 giugno alle ore 21 ha tenuto un concerto nell’auditorium della scuola di musica in via Capello, 3.

L’esibizione

Grazie ad una collaborazione con il Museo Nazionale del Cinema promossa dal direttore didattico ed insegnante Stefano Maccagno, l’Istituto ha ricevuto a titolo gratuito uno dei materiali più importanti della Cineteca torinese: la pellicola “La guerra ed il sogno di Momi” realizzata nel 1917 da Giovanni Pastrone e Segundo de Chòmon. Nella sera dell’11 giugno le classi di musica che hanno aderito al progetto hanno suonato dal vivo la colonna sonora preparata appositamente per la proiezione della pellicola.

Il nuovo progetto

Questa esibizione è stata il coronamento di un lavoro che per più di tre mesi ha impegnato i responsabili del museo e della scuola di musica, gli insegnanti e gli allievi delle diverse classi partecipanti. Il progetto corale, infatti, aveva lo scopo di mettere in relazione le abilità ed i generi musicali poliedrici, lasciando ampio spazio alla fantasia compositiva degli alunni, consigliati dai propri docenti. In maniera modulare i ragazzi sono stati avvicinati alla realizzazione di questo commento sonoro in cui tutti i gruppi sono stati concertati per dare unità formale all’esibizione.

Le classi partecipanti

Sono state molte le classi dell’istituto musicale a prendere parte al progetto, rendendo varia e coinvolgente la colonna sonora nelle sue diverse parti: chitarra classica, fisarmonica, violoncello, sassofono, pianoforte, tastiera, chitarra elettrica, batteria, canto e coro. Gli allievi coinvolti partecipano ad una selezione d’età che copre dai sette anni per i più piccoli, il coro “Rivoices” della scuola, agli over 60 per i più maturi che frequentano la scuola da tanti anni.

La proiezione della pellicola

“La guerra ed il sogno di Momi” è una pellicola del 1917 dei registi Giovanni Pastrone e Segundo de Chòmon. Il mediometraggio muto in bianco e nero fu uno dei primi film italiani ad utilizzare le tecniche di animazione per degli effetti speciali sfruttando delle sequenze di ripresa “a passo uno” dei pupazzi. La trama ambienta la storia durante la prima guerra mondiale in cui un padre di famiglia è chiamato al fronte ed intrattiene con la famiglia una corrispondenza importante. Il figlio del soldato, Momi, sentendo le parole scritte dal padre nelle lettere, quando si addormenta con sogni fatti di armi e scontri di soldatini.