SUSA – Lo spostamento a Susa di una parte dellāarea di cantiere Tav Torino-Lione richiede unāapprofondita revisione progettuale attraverso la compiuta formalizzazione di una nuova variante da sottoporre ad una Valutazione di Impatto Ambientale? Oppure ĆØ sufficiente lāapprovazione del Progetto di Variante formalizzata dal Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica nel 2018? Lo ha chiesto con unāinterrogazione Daniele Valle (Pd), in merito alla ripartizione dellāarea di cantiere dedicata alla gestione dello smarino. E’ il materiale di risulta proveniente da opere di scavo) e di produzione di conci dal cantiere Telt del tunnel di base, posto tra i Comuni di Susa e Salbertrand.
LA RISPOSTA
Lāassessore alle Opere Pubbliche Marco Gabusi ha risposto evidenziando che le competenze regionali sono minime rispetto a unāopera internazionale prevalentemente gestita dallo Stato anche se la Regione ha organizzato con la ComunitĆ della Valsusa. Nella scorsa estate, un incontro durante il quale ĆØ emersa la possibilitĆ di trasferire in parte sia lo smarino sia i conci derivanti dal cantiere. Nello specifico non esisterebbe al momento alcuna istanza che richieda una modifica al progetto presentato per lo spostamento del cantiere a Susa. Rimane pertanto invariato il quadro progettuale previsto dalle delibere del 2018 oltre alla deliberazione della Giunta regionale del 2 febbraio 2018. Valle ha anche chiesto come si realizzerebbero le strutture di cantiere nellāarea del comune di Susa visto che non dispongono di autorizzazione e finanziamento ed anche se per la nuova postazione sia stata effettuata una puntuale verifica sulla sicurezza dellāarea e dei lavoratori giudicata inidonea dallo stesso Comitato.
IL CANTIERE
Gabusi ha spiegato che non si tratterebbe di un vero e proprio spostamento del cantiere ma di unāattivitĆ dilazionata da realizzarsi in un secondo tempo per motivi di sicurezza e per quanto consta alla Regione lāattuazione di quel cantiere rimane comunque autorizzata dal Cipe essendo lāarea inclusa nel progetto e identificata come cantiere. La tematica ĆØ motivo di grande apprensione da parte delle comunitĆ valsusine ma le decisioni dipendono dai Ministeri dellāAmbiente, Infrastrutture e Trasporti che risponderanno alla Regione rispetto alla procedura che si intenderĆ seguire. Questa āvarianteā allo stato attuale non ĆØ stata ancora formalizzata rimanendo a livello progettuale anche se la tematica ĆØ connessa al problema legato ai tempi del materiale da smaltire attraverso il cantiere della Tav Torino-Lione. Nel corso delle interrogazioni e interpellanze ĆØ stata fornita risposta agli atti ispettivi del consigliereĀ Alberto AvettaĀ (Pd) sui trasporti su ferro: cāĆØ un caso Canavese?; dal consigliereĀ Domenico RossiĀ (Pd) sul servizio di vigilanza regionale attivitĆ estrattive.
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