Susa: la biblioteca comunale sarà gestita dall’Associazione Amici del Castello della Contessa Adelaide

Susa, il CastelloSusa, il Castello

SUSA – Il Comune di Susa ha sottoscritto una convenzione con l’Associazione Amici del Castello della Contessa Adelaide di Susa che si è dichiarata disponibile a collaborare per lo sviluppo di attività culturali tra cui la gestione della biblioteca comunale di Via Mazzini 27. L’Associazione Amici del castello della Contessa Adelaide dal 1995 promuove e sostiene l’attività di ricerca scientifica e didattico – educativa. Relativa alla storia ed alle tradizioni. L’associazione è nata al fine di creare un rapporto di collaborazione, partecipazione e impegno con le istituzioni pubbliche i suoi monumenti storici offrendo percorsi di visita guidata. Per quanto riguarda l’attività della biblioteca comunale l’Associazione favorirà. Lo svolgimento delle attività culturali legate alla diffusione del libro. Della lettura e della cultura in generale. Nel rispetto degli obiettivi e disposizioni stabilite dal Comune. Gli operatori svolgeranno attività volontaria dell’Associazione Amici del Castello della Contessa Adelaide di Susa.

I MONUMENTI DI SUSA

Susa presenta un numero notevole di edifici e luoghi di interesse storico, soprattutto se visti in rapporto alle dimensioni relativamente contenute dell’abitato e due musei di riferimento per il territorio di valle. Il Museo Civico e il Museo Diocesano di Arte Sacra. La cittadina alpina presenta una notevole stratificazione di epoche, con manufatti di epoca romana ancora ottimamente conservati. (Porta Savoia, Arco di Augusto, Arena romana, Mura romane). Poi case urbane medioevali, tre complessi religiosi dalla differente identità (la Cattedrale di San Giusto – anticamente Abbazia benedettina, il complesso di Santa Maria Maggiore. Canonicato agostiniano capofila della Bassa Valle, San Francesco, primo convento francescano in Piemonte), il Castello e i resti di un poderoso Forte, la “Brunetta”. La città è stata oggetto di molteplici studi da parte delle Soprintendenze, ricomprendenti anche gli antichi passaggi sotterranei presenti in abitazioni private, spesso citati pure nella tradizione orale dagli abitanti di Susa.

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