CONDOVE – Giovanni Francesco Re nacque a Candove nel 1773, da Giovanni Battista Giuseppe Re e da Anna Lucia Fransone. E’ stato un naturalista, botanico e micologo italiano. In suo onore è stato ispirato il nome del Giardino Botanico Rea di Trana, in Valsangone e la scuola del suo paese natale. Non si hanno notizie certe sui primi studi. E’ ipotizzabile che Re abbia frequentato uno dei due collegi presenti sul territorio, a Susa e a Giaveno. Si iscrisse alla facoltà di medicina, frequentando l’orto botanico universitario, detto Valentino. Laureatosi in medicina nel 1797, iniziò a praticare la professione nella città di Susa. Benché giovane, Re fu eletto rappresentante del protomedicato per la città e la provincia di Susa. Carica da cui però si dimise per una controversia avuta con le congregazioni di Carità.
LA BOTANICA
Si concentrò dunque sulla botanica medicinale e sullo studio delle teorie di Brown. A queste dedicò il suo primo scritto intitolato “Riflessioni sovra alcuni articoli della nuova dottrina medica di Brown”. Parallelamente Re avviò un’intensa opera di erborizzazione nelle contrade della provincia. Approfondendo anche altri settori delle scienze naturali. Suo è il volume “La flora segusina“. Con il governo francese, instaurato nel territorio di Susa ebbe subito rapporti facili, anche se non fu mai apertamente giacobino. Nel 1801 fu nominato consigliere di sanità del circondario di Susa e nel 1803 membro del comitato del vaccino di Susa. Alla sua morte il ricchissimo erbario passò al discepolo Maurizio Reviglio, il quale, divenuto professore a Sassari, lo accorpò alle dotazioni dell’orto botanico; l’erbario fu in seguito ceduto nel 1914 all’Università di Torino.
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