Storia dei No Tav del 2001: tre pullman di No Tav al G8 di Genova, nasce la bandiera

Movimento NoTav al G8Movimento NoTav al G8

VALSUSA – Storia del Movimento NoTav del 2001: nasce la bandiera No Tav.  Per Capodanno tutti gli amministratori, gli insegnanti, i professionisti e gli artigiani della valle, ricevono un opuscolo da Comitato promotore della direttrice ferroviaria europea ad Alta Capacità merci e passeggeri – Transpadana. In una visita in Sicilia, il ministro dei Lavori Pubblici Nesi, rassicura un giornale locale, preoccupato per la trentennale mancanza di soldi per il ponte sullo Stretto. Nel piano di Lavori Pubblici, nel settore trasporti non sono previsti dei trafori che ne drenino le risorse.

IL PROGETTO

Però il progetto avanza ed esce finalmente il Rapporto Finale gli studi sono divisi in tre settori. Il primo riguarda ambiente e territorio, il secondo gli aspetti economici e finanziari ed il terzo il tunnel di base. Le conclusioni del gruppo di lavoro sul Tunnel prevedano un primo tubo della linea solo per il 2020. Il secondo per il 2030 o forse per il 2035. Il vertice governativo italo francese si riunisce a Torino il 29 gennaio, in un un centro della città blindato da migliaia di poliziotti e svuotato dalla popolazione, impaurita dalle notizie pubblicate dai quotidiani che parlano di gravi pericoli. Il ministro Bersani ribatte “La decisione è senza ritorno: la Valle di Susa non deve più dire di no”.

CHIRAC DA AGNELLI

I due presidenti del Consiglio, Amato e Chirac, si incontrano a Palazzo Reale. Chirac prima dell’incontro con la delegazione italiana ha un lungo colloquio privato con Giovanni ed Umberto Agnelli. Poi si reca alla parte ufficiale per la firma degli accordi. Viene sottoscritto il primo vero accordo italofrancese per la Torino Lione. Il documento dà anche mandato alle Ferrovie italiane ed a quelle francesi, di costituire un nuovo ente che sostituisca Alpetunnel, fermo restando il compito di esame e di approvazione di tutto da parte della Commissione intergovernativa.

LA BANDIERA

Alla manifestazione promossa e guidata dalla Comunità Montana della Bassa Valle di Susa, sfila pacificamente da Porta Nuova sino a Piazza S. Carlo. Vi partecipano almeno 3.000 persone, essenzialmente della val di Susa, che si sono mosse nella mattinata di un giorno feriale, per testimoniare il loro dissenso. In testa ci sono i gonfaloni dei comuni, il presidente della Comunità Montana Ferrentino ed i sindaci con la fascia tricolore, dietro di loro, c’è una folla variopinta di ogni categoria che porta striscioni e manifesti e che marcia al suono, ora melanconico ora gagliardo, di una banda di paese. Qualcuno invoca la democrazia, altri il diritto ad avere un futuro: qualcuno, più ispirato, si raccomanda alla Madonna del Rocciamelone, ma in tutti si sente una intensa partecipazione. A sottolinearla c’è qualcosa di nuovo: Nicoletta e Silvano, storiche colonne di Rifondazione, hanno creato e fatto stampare una bandiera bianca con un treno sbarrato da una croce rossa, che avrà un successo inimmaginabile e diventerà il logo del movimento.

NoTav

NoTav

IN COMUNITA’ MONTANA

A Bussoleno, nella sede della Comunità Montana, la Cisl, presente con il suo segretario confederale, incontra gli esperti della Comunità Montana. Il segretario di Traspadana, ed i dirigenti di Alpetunnel. Il dibattito si conclude con una seria riflessione del sindacato, che fa mostra di comprendere le ragioni profonde della opposizione e sembra fare un’autocritica. Intanto nel comitato contro l’Alta Velocità fervono progetti di iniziative. Come quella di creare una catena umana, di ritirare i risparmi dalle banche che appoggiano il progetto, e di fare concerti ed incontri. Le riunioni continuano ad essere settimanali e servono a mettere in comune le informazioni. Si tengono nuove serate a Caprie, Villar Focchiardo ed Alpignano, ma è attivo anche il comitato istituzionale che la Comunità Montana della Bassa Valle ha creato per essere affiancata nelle sue iniziative.

AL G8

Il 21 luglio è il giorno della manifestazione di Genova contro il G8: dalla Val di Susa partono tre pullman con bandiere e striscioni. Purtroppo rimarranno anche loro bloccati per gli incidenti tra Black Bloc e forza pubblica o, meglio, nella manovra delle forze dell’ordine per disperdere il corteo, sfruttando, fin troppo sapientemente, l’aggressività di piccoli gruppi.

MANIFESTAZIONE AD AVIGLIANA

Il mese si chiude con un concerto a Villar Dora intitolato “Stop the train” che recupera quello che era stato annullato per l’attentato alle Torri Gemelle di New York e con una manifestazione per le strade di Avigliana indetta dalla Comunità Montana per rafforzare il mandato dei sindaci che si recheranno in Francia per testimoniare il dissenso della valle al vertice italo francese di Perigueux. Ancora una volta l’appello raccoglie una folla di 4.000 persone, che sfilano per la città con gli striscioni e tante bandiere No Tav.

IL LIBRO

Il testo sulla storia del Movimento NoTav è preso dal libro di Mario Cavargna Bontosi che ha gentilmente concesso la pubblicazione. Movimento NoTav. Cronaca di una battaglia ambientale lunga oltre 25 anni. Vol. 1 Storia NoTav: 1990-2008. Edizioni Intra Moenia.

Libro NoTav

Libro NoTav